In corteo per otto km al grido: "Lavoro! Lavoro!"

Massiccia l'adesione degli operai Marangoni al coreto di protesta pacifica

Anagni. Adesione massiccia quella degli operai Marangoni al corteo pacifico di protesta che si è snodato dal piazzale antistante il sito della Marangoni  lungo l'Anticolana e fino al centro storico della città dei papi. Striscioni con riportati slogan e frasi che recitavano a caratteri cubitali il dramma di una città che sta perdendo tutto."La videocon, l'ospedale e adesso la Marangoni, non ve lo potete permettere!" Questa frase racchiude il chiaro invito rivolto alle istituzioni a non lasciare morire un territorio che sta già perdendo molto in termini di posti di lavoro e di servizi. Un invito a non restare a guardare impotenti. Al termine del corteo in piazza Cavour è seguito un dibattito al quale ha preso parte anche il primo cittadino il dott. Carlo Noto. La rabbia degli operai è stata manifestata da interventi in cui si chiedeva agli amministratori ed ai sindacalisti presenti di trovare soluzioni adeguate per scongiurare la perdita di altri  600 posti di lavoro. Dietro questi numeri ci sono persone che hanno superato una soglia di età tale da essere difficilmente ricollocabili nel tessuto lavorativo della zona. Come se questo già non bastasse c'è il fatto concomitante delle ricadute economiche di questi licenziamenti. L'impoverimento di famiglie che stringeranno la cinghia e non faranno acquisti superfui.  "vogliamo ricordare all'amministrazione Noto l'importanza di difendere il territorio dalla continua emorragia di posti di lavoro - ha dichiarato Mauro Piscitelli della Uiltec- e la necessità di fare squadra con il Ministero e la Regione per fare fronte comune contro la chiusura di un'importante sito come quello della Marangoni."

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