Avevano fatto acquisti anche a Fiuggi i due imprenditori vicini al clan dei Casalesi arrestati dai carabinieri nel corso di un’operazione anti camorra.
I fratelli Pasquale e Giuseppe Mastrominico investivano i soldi della camorra in immobili. A Fiuggi avevano comprato quattro terreni di cui risultavano proprietari, tutti sequestrati per ordine della procura di Santa Maria Capua Vetere.
Secondo le accuse, in cambio di voti le ditte dei clan si assicuravano appalti pubblici. Soldi che i due imprenditori, attraverso prestanomi, reinvestivano anche oltre i confini regionali, in Abruzzo, Toscana e Lazio.
Nel sequestro cautelare ordinato questa mattina dalla procura di Santa Maria Capuavetere, sono stati i sigilli a beni per 40 milioni di euro. Complessivamente sono 102 gli appezzamenti sequestrati insieme a 86 appartamenti, imprese edili, autorimesse, veicoli e conto correnti.
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anti camorra (lunedì, 17 febbraio 2014 21:48)
Era ora e una vita che sapevo che quei due sono dei camorristi
banana republic (lunedì, 17 febbraio 2014)
che giro di soldi, che ingordigia...una ricchezza da stitici...
spero che almeno la crisi faccia crollare il mercato della coca, rende anaffettivi, mentre è tempo di solidarietà.