Lingua Blu. Il virus ha già contagiato migliaia di capi. Enorme il danno economico

Un’ecatombe! Questa la vera situazione degli allevamenti in provincia di Frosinone. All’inizio (intorno a metà luglio) erano solo tre quelli colpiti dalla Blue Tongue la malattia della lingua blu. Oggi, a causa della mancata vaccinazione sono oltre 25. Il virus si è diffuso non solo a nord della provincia, un caso è stato riscontrato anche a Pofi. Anche se il comune più colpito resta Anagni dove sono stati riscontrati una quindicina di casi.

 

Il danno economico è notevole e non riguarda la morte degli animali che ha percentuali molto basse, intorno al 3/5% ma la produzione di latte e derivati.

 

Una pecora colta dal virus non produce più latte o la sua produzione cala drasticamente (intorno al 80%). E questo vale non solo nel periodo della malattia che generalmente dura una settimana ma sino alla prossima lattazione, ossia sino a quando non partorisce di nuovo. Se si considera che un ovino può partorire al massimo due volte l’anno si capisce bene che per almeno sei mesi gli allevatori non incassano più un euro.

 

Un danno enorme e non è limitato solo alle pecore. Ne sono coinvolti anche i bovini! Si perché all’allevamento dove viene riscontrata la presenza di lingua blu, per legge, viene bloccata la movimentazione di tutti gli animali: per evitare il contagio non si possono né vendere né macellare. Ed il provvedimento non riguarda solo l’allevamento interessato. La movimentazione è interrotta nel raggio di quattro chilometri, quindi vengono bloccati anche gli allevatori confinanti.

Per questo motivo molti nemmeno denunciano. Proprio per evitare tale blocco. Ciò significa che la situazione è ben più grave ed il virus è ben più diffuso rispetto ai casi accertati. Di chi la responsabilità di questa situazione? Proprio di quelle organizzazioni agricole che adesso vanno in giro a chiedere aiuto a governo e regione!

 

Già l’anno scorso infatti i veterinari ciociari avevano riscontrato la possibilità della diffusione del virus grazie ai cosiddetti animali sentinella. Si tratta di bovini di alcuni allevamenti posti in zone diverse della provincia. Le mucche, come si sa, non ammalano di blue tongue ma trasmettono il contagio. Alcuni di questi animali sono risultati positivi già ad ottobre dell’anno scorso.

 

In base a quei dati l’osservatorio epidemiologico dell’istituto zooprofilattico consigliò la vaccinazione. Il consiglio però non è stata seguito dalle organizzazioni degli allevatori. Questo anche in ricordo di quanto accaduto nel 2003. In quel caso il vaccino, preso di corsa dal Sudafrica, creò gli stessi effetti della malattia: gli animali si ammalavano e morivano.

 

Quello in circolazione oggi invece è un vaccino “spento” ossia contiene non un virus vivo ma solo  quelle parti che devono  stimolare una reazione anticorpale. La vaccinazione quindi non avrebbe comportato alcuna controindicazione, come dimostrano le 160 mila vaccinazioni eseguite in tutta la regione Lazio, ma avrebbe salvato gli allevatori dal notevole danno economico che invece stanno già subendo.

 

Vaccinare adesso che il virus si è diffuso è quasi del tutto inutile. Tra l’altro proprio per il diniego ad utilizzare il vaccino questo non è stato prodotto in quantità sufficienti. Attualmente l’unica strada per gli allevatori è denunciare la presenza della malattia e chiedere i risarcimenti: non potranno coprire interamente il danno economico ma almeno cercare di sopravvivere ai prossimi sei mesi che per loro si annunciano pesantissimi.

 

C’è da ribadire un ultimo concetto: il virus non si trasmette all’uomo. Anche bevendo il latte di animali infetti o mangiandone la carne non c’è contagio.

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Commenti: 3
  • #1

    un cittadino (domenica, 10 agosto 2014 14:06)

    Nonestando tutte queste notizie i formaggi elaborati!!!!! Vengono controllati o sono sui banchi in vendita, disponibili per il cittadino!!!!

  • #2

    un lettore (domenica, 10 agosto 2014 22:19)

    Fino ad oggi cosa ci avete fatto mangiare ? Dopo dite che la gente si ammala !!! La ASL tiene i Veterinari solo per darci lo stipendio e poi escono fuori queste epidemie !!! Continuate cosi' che siete sulla retta via ! Si quella della distruzione totale.

  • #3

    banana republic (lunedì, 11 agosto 2014 18:50)

    lo dice anche un oncologo esperto: la carne favorisce il cancro...

    http://magazine.excite.it/umberto-veronesi-carne-pericolosa-30-di-rischio-in-piu-di-sviluppare-tumori-ecco-perche-nessuno-lo-dice-N147979.html

    ma questo non si può dire senza subirne le "conseguenze", delle multinazionali e dei loro emissari istituzionali...
    se si alza la testa, anzi se si affila il terzo occhio, allora fiumi di droga e veleni, e tutti felici e intontiti...

    https://sites.google.com/site/lapazienzaefinita/la-guerra-occulta-alla-ghiandola-pineale
    http://www.articolotre.com/2013/05/i-dieci-ingredienti-piu-tossici-presenti-nei-nostri-cibi/

    anche la confezione deve essere all'altezza...

    http://www.ilfattoalimentare.it/bisfenolo-a-dossier-anses-marzo-2013.html

    per fortuna che c'è Valdo...

    http://valdovaccaro.blogspot.it/2014/07/record-di-patologie-e-sfida.html