Mercurio 120 volte superiore ai limiti di legge

L’inceneritore di San Vittore sotto accusa. Troppe le emissioni nell’ambiente e troppe anche le tipologie dei rifiuti trattati. A proposito delle ricadute sull’ambiente e sulla salute c’era stato già uno studio nel 2012 (Studio Eras regione Lazio) riguardante l’aumento delle malattie respiratorie per i residenti nella zona.

 

A preoccupare ulteriormente arriva la relazione tecnica dell’arpa Lazio che riguarda appunto le emissioni e la tipologia dei rifiuti che giungono a san Vittore. Secondo L’arpa ci sarebbero “numerose violazioni delle prescrizioni di cui al decreto commissariale 72/2007 nonché della normativa vigente”.

 

Tra queste la classificazione del rifiuto con altro codice Cer. Ciò consentirebbe di procedere alla lavorazione del rifiuto senza procedere prima ad analisi per verificare la presenza di sostanze pericolose. Inoltre non sarebbero state identificate le aree di stoccaggio dei rifiuti, non ci sarebbe neppure il rilevamento dello Zinco mentre la presenza di mercurio sarebbe 120 volte superiore a quanto previsto per legge.

 

La relazione dell’arpa Lazio, già inviata all’autorità giudiziaria, sta preoccupando anche la regione Campania che confina con l’inceneritore. Quest’ultima ha chiesto di conoscere i provvedimenti adottati dalla regione Lazio a seguito dell’invio della relazione. C’è di più. Il caso di San Vittore è arrivato anche in Parlamento. A giungo scorso infatti è stata presentata un’interrogazione da un deputato Cinque Stelle rivolta al Ministro per l’ambiente. Nell’interrogazione si chiede di verificare il reale inquinamento del sito.

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