I Ciociari al corteo della Cgil

Tantissimi lavoratori, giovani, precari, pensionati, disoccupati che sono partiti questa mattina anche dalla provincia di Frosinone per partecipare alla manifestazione della Cgil a Roma.


“Si cerca di far ricadere la crisi sui lavoratori, sui giovani e sui pensionati, tartassati continuamente da aumenti di imposte e tasse  senza opportunità di crescita” dice Guido Tomassi il segretario provinciale della Cgil .


“Nel Jobs Act  si ripropongono vecchie ricette, come quella  della  liberalizzazione dei contratti, le cui, già eccessive, tipologie in questi anni hanno prodotto solo precarietà. La Cgil pensa invece  che bisogna ridurre il numero  e sostanziare con interventi strutturali il rapporto di lavoro a tempo indeterminato, difendendo il CCNL e valorizzando la contrattazione decentrata”.


“Le ipotesi delle cosiddette tutele crescenti possono essere un’importante base di discussione stabilendo i tempi di formazione o di apprendistato finalizzati alla stabilizzazione. Al momento la delega prevede solo la massima discrezionalità all’Impresa e addirittura  si ipotizza che la crisi la debbano pagare i lavoratori con il proprio salario”.

“Il nodo su cui la Cgil si oppone è: considerare il lavoro una merce anziché un diritto da rendere esigibile. I Giovani, se avranno un lavoro lo potranno avere solo se rinunciano a qualsiasi diritto o tutela. Parlare  di abolizione dell’ art. 18 è un ennesimo tentativo di ridurre i lavoratori a merce, senza dignità e senza libertà”. A Roma in corteo con la Cgil anche una rappresentanza dei vigili del fuoco di Frosinone (foto).

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Commenti: 14
  • #1

    maio (sabato, 25 ottobre 2014 16:39)

    la foto evidenzia uno dei mali dell'italia: il sindacato!

  • #2

    precario incazzato (sabato, 25 ottobre 2014 16:54)

    la foto evidenzia chi ancora lotta,sciacquati la bocca

  • #3

    maio (sabato, 25 ottobre 2014 17:47)

    lotta per che cosa? perchè il sindacato resti quella bella realtà che è, ricchissimo in denaro ed immobili, che prende contributi statali e tesseramento iscritti, che lotta e si ribella contro l'abolizione dell'art. 18 e poi al suo interno non lo applica ai suoi dipendenti, perchè copre i fancazzisti in tutta italia o perchè sciopera in difesa delle caste (tassisti un esempio). Se fosse per me, la parola sindacato dilavoratori e imprese, la pronuncerei con il culo.

  • #4

    indipendente (sabato, 25 ottobre 2014 18:04)

    Se l'autista non mette la benzina il motore non parte e non lo porterà da nessuna parte.
    Ai grandi cervelloni che hanno in mano il potere suggerisco di sostituire la benzina con il lavoro, il motore con la classe operaia e l'autista con la classe industriale e simili.
    Il resto rimane uguale e se si vuole leggere ora la frase si capisce cosa si deve fare e alla svelta che è già trascorso tanto tempo con provvedimenti insoddisfacenti.

  • #5

    dheniparis@libero.it (sabato, 25 ottobre 2014 18:35)

    Cari Amici,
    SEMPRE ATTENTO E BEN INFORMATO SULLE VICENDE POLITICHE DELLA MIA CITTA"! sono venuto a conoscenza che e' uscito a Frosinone su presentazione di Fabio Tagliaferri il bando per l'assegnazione dell'appalto della Pubblica Illuminazione , Frosinone spendeva ogni anno circa 1.200.000,00 ora hanno presentato il bando a base d'asta a 690.000,00, io mi chiedo ma chi potrà mai rispondere ad un bando del genere , quale imprenditore fara' mai un investimento serio sulla pubblica illuminazione di frosinone a queste cifre ? sono due le cose o al bando non ripsondera' nessuno il che significa che abbiamo perso un altro anno di tempo o che chi risponderà farà come l'acea verrà a Frosinone farà un sacco di promesse e al posto dei lampioni ci troveremo i lumini dei morti. Dimenticavo per questo progetto lo scienziato assessore si e' avvalso di alcuni consulenti pagati con i soldi della regione per circa 30.000,00. E noi paghiamo...

  • #6

    un lettore (sabato, 25 ottobre 2014 22:35)

    Caro maio non ti smentisci mai il SINDACATO non e' un male in Italia anzi e' una garanzia per un lavoratore. Il male in Italia sono i tuoi amici politici che hanno ridotto la gente alla fame (guarda il tuo sindaco cosa ha fatto ai lavoratori) e tu continui ancora ad andarci dietro.

  • #7

    D'accordo maio (domenica, 26 ottobre 2014 02:11)

    Per quanto riguarda le protezioni per i "fraccazzisti": Proprio per questo in Italia si va male.
    Grazie ai sindacati ed alla politica ci sono state delle assunzioni di troppo, e quindi il sistema non ha più retto.
    Non conosco bene le vicende della Multiservizi, ma da quello che ho letto in molti commenti, vi erano persone che lavoravano con impegno, quindi veri lavoratori e persone che si imboscavano, protraendo l'orario di lavoro per arrotondare lo stipendio con lo straordinario. Che sia successo ciò non ci credo, però molti lo hanno detto.
    E se ciò è veramente successo, di cosa ci lamentiamo ora? In ogni caso grande solidarietà ai veri lavoratori.

  • #8

    luana (domenica, 26 ottobre 2014 13:56)

    hanno rovinato l'Italia, senza mai lavorare ......provate a chiedere alla c......quanti giorni ha lavorato nella sua vita .....risposta nessuno...andate a lavorare ....state sempre co sta bandiera rossa in mano.......................a lavorare è finita la pacchia

  • #9

    Time Out (domenica, 26 ottobre 2014 16:41)

    In italia abbiamo il 10% di persone (ricche) che assorbono il 50% della ricchezza nazionale e il restante 90% di persone ( povere) che assorbono l'altro 50%. Questo dato statistico è in continua evoluzione generando una forbice che, data la crisi occupazionale, si allarga ancor più di pari passo.
    A mio avviso non serve uno scontro sociale per risolvere il problema o aumentare la pressione fiscale, ma tutto l'opposto. Se si continua con questo braccio di ferro si rischiano altri posti di lavoro e di conseguenza meno gettito all'erario, aumento della spesa sanitaria e probabilmente anche aumento dell'illegalità. Occorre che Renzi metta mano al portafoglio delle caste privilegiate, per una equità di contribuzione e col ricavato proporre il rilancio delle industrie che producono lavoro e benessere.

  • #10

    cittadino (domenica, 26 ottobre 2014 19:42)

    Quando parlate di sindacato potete essere non d'accordo per il loro operato e va bene. Ma quando accennate a quella bandiera Rossa vi dovete togliere il cappello e riflettere a quello che dite. I nostri Padri hanno combattuto per la resistenza sotto quella Bandiera Rossa e grazie a lei oggi avete la piu' bella cosa al Mondo la LIBERTA E LA DEMOCRAZIA.

  • #11

    ma mi faccia la cortesiaaaaaaaaaa (lunedì, 27 ottobre 2014 12:53)

    X MAIO:
    ATTI SEZZE E MAIO E' ONZO....
    RIFLETTETE GENTE, RIFLETTETE....

  • #12

    Mah! (lunedì, 27 ottobre 2014 14:00)

    Mi date lumi sul commento #11?
    Per me è un rebus molto difficile.

  • #13

    Purtroppo (lunedì, 27 ottobre 2014 14:51)

    Il grande problema italiano è stato quello dei posti di lavoro inesistenti, inventati per motivi politici, cioè per far voti.
    Oggi purtroppo i soldi sono finiti e quei posti inesistenti, non vengono più retribuiti con conseguente licenziamento delle persone che li occupavano.
    Quindi di che ci si lamenta?
    Non si dimentichino le assunzioni in tutti i comuni degli LSU, non cassaintegrati, considerati da molti inutili ed oggi ancora tali, costituiscono un grosso peso per le amministrazioni comunali.

  • #14

    maio (martedì, 28 ottobre 2014 11:37)

    caro 11 mi sopravvaluti, non ho le capacità per intendere l'ignoranza