Vino contraffatto sequestrato in tre negozi della provincia

Sull’etichetta erano descritti come vini doc (denominazione di origine controllata) e Igp (indicazione geografica protetta) in realtà si trattava di vino contraffatto.

 

La frode è stata scoperta dal personale del Nucleo di Polizia Agroalimentare del Comando Provinciale di Frosinone.

 

Questi hanno fatto visita a tre esercizi commerciali di Tecchiena (Alatri), Ferentino e Ceccano. In tutti e tre i casi hanno trovato bottiglie che venivano commercializzate con la denominazione di Falanghina o Aglianico beneventano in realtà si trattava di “vino di dubbia provenienza”.

 

Così è stato definito dalla forestale che ha proceduto al sequestro di centinaia di bottiglie di vino contraffatto.

 

I negozianti interessati non risultano però indagati in quanto essi stessi sarebbero stati truffati dal grossista campano che ha commercializzato il vino in diverse regioni italiane.

 

I controlli e le indagini del Corpo forestale dello Stato proseguiranno anche nei prossimi giorni a tutela del settore vitivinicolo e della sicurezza agroalimentare.

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Commenti: 13
  • #1

    zio biagio (giovedì, 06 novembre 2014 19:18)

    il vino buono se lo beveva mio padre...

  • #2

    un lettore (giovedì, 06 novembre 2014 21:12)

    Bene fa' il Corpo Forestale Dello Stato ad effettuare questi controlli perche' sinceramente oggi non sappiamo piu' cosa mangiamo e soprattutto cosa beviamo. Pur di fregare il prossimo non sanno cosa altro inventarsi. Il vino era quello di una volta che faceva mio padre era vero vino D'Uva.

  • #3

    Bevitore (giovedì, 06 novembre 2014 21:35)

    Mostrateci le etichette !

  • #4

    sp (venerdì, 07 novembre 2014 00:11)

    Il mio bono è solo lu mie chello che faccio alla casa mia........

  • #5

    Lupin (venerdì, 07 novembre 2014 08:40)

    Come al solito vino campano......

  • #6

    consumatore (venerdì, 07 novembre 2014 10:07)

    Perché non mettete il nome degli esercizi commerciali almeno le iniziali così non si compra più il vino in quei negozi e chi lo ha comprato si fa risarcire

  • #7

    Frosinone Web (venerdì, 07 novembre 2014 10:30)

    Non mettiamo nemmeno le iniziali perchè, come abbiamo scritto, i negozianti sono stati truffati essi stessi. I consumatori d'altro canto non rischiano nulla in quanto le bottiglie sono state sequestrate e quindi non sono più in commercio. Non ci sembra giusto quindi penalizzare dei commercianti che erano in buona fede. Abbiamo chiesto alla forestale di fornirci una foto del vino sequestrato, così risuciamo ad informare anche chi ha già comprato una bottiglia. resta cmq il fatto che il prodotto non ci risulta comunque dannoso per la salute, quindi berlo non comporta rischi.
    x Lupin: se avessimo scritto che il vino proveniva dalla Bulgaria, cambiava qualcosa?
    per tutti: non è detto che il vino buono è quello fatto in casa. Commettevano tanti errori anche i nostri nonni, mentre chi produce generi alimentari oggi è sottoposto a tantissimi controlli, soprattutto in Italia. Il sequestro del vino ne è la prova. Certo di truffe ce ne sono, ma se si cerca di essere consumatori attenti è più difficile essere truffati. Se poi l'unico metro di scelta è il prezzo, beh allora... è il caso di stare bene attenti!!!

  • #8

    Gigi48 (venerdì, 07 novembre 2014 11:36)

    Sono di Ferentino e abitualmente acquisto sia Falanghina che Aglianico; speriamo di vedere presto l'etichetta delle bottiglie così mi regolo (abbiamo vicino anche la Cantina sociale del Piglio che ha dei buoni vini.

    Aspettiamo fiduciosi

  • #9

    ecco perché (venerdì, 07 novembre 2014 13:59)

    Ecco perché in tanti discount si trova vino a prezzi stracciati ma non solo anche carne a bassissimo prezzo fate bene a controllare e se beccate sti balordi buttate la chiave

  • #10

    Lupin (venerdì, 07 novembre 2014 14:40)

    Se c'era scritto vino proveniente dalla Bulgaria, avrei scritto come al solito vino bulgaro.....la mia era solo una provocazione, il sottoscritto acquista spesso e volentieri il Greco di tufo e il Fiano di Avellino nonchè il Taurasi che è un Aglianico di tutto rispetto, ottimi vini della regione Campania. La provocazione era rivolta al fatto che spesso vengono chiamati in causa prodotti della regione Campania, ma non scordiamoci che qualche mesetto fa anche il Brunello di Montalcino è stato vittima di truffe a danno dei consumatori finali.

  • #11

    Per Frosinone Web (venerdì, 07 novembre 2014 18:11)

    Vero.
    Molto spesso il vino fatto in casa lascia a desiderare, addirittura molti nostri nonni, bevevano vino spunto (acetella), già dal mese di Agosto. Tutto sommato prodotti genuini, anche se con sapori discutibili; ma non certamente contraffatto con prodotti nocivi per la salute. E guai a dire loro qualcosa: lo avevano fatto sempre in quel modo da una vita! Come far loro capire che avevano sempre sbagliato, visto i risultati; e che quindi dovevano rivedere qualcosa.
    Non riesco a capire il nesso fra chi produce un vino discutibile, ma per se, e chi commercia un vino per falanghina. Quest'ultima credo sia frode! Il vino non buono fatto in casa non viene venduto al supermercato per champagne!

  • #12

    Frosinone Web (venerdì, 07 novembre 2014 18:26)

    Vero. Non è possibile commercializzare al supermercato un prodotto senza etichetta. Lei è sicuro però che non veniva comunque venduto? Sui prodotti definiti "genuini" ci sarebbe poi molto da dire...

  • #13

    Chiarimento (sabato, 08 novembre 2014 13:56)

    La redazione, a mio avviso, ha introdotto l'argomento della bontà del vino fatto in casa, bontà discutibile, fatto per proprio uso dai nostri nonni, che nulla ha a che fare con le truffe che quotidianamente i consumatori debbono evitare.
    A mio avviso la redazione è andata oltre quella che è l'informazione su una truffa che vede estranei i supermercati.
    Poi per quanto riguarda i prodotti genuini, dico che chi li vuole deve pensarci da solo producendoli, ovvero pagare il giusto prezzo, ad aziende fidate e soprattutto oneste che li producono. Il problema è la crisi, che porta sempre più verso il risparmio, e quindi sicuramente, molto spesso, verso la contraffazione! Nessuno regala niente .... ed i prodotti genuini hanno il loro prezzo, e chi li vuole degustare lo deve pagare quello che valgono. Anche nei supermercati, per fare un esempio, ci sono polli a tre euro al Kilo e quelli a 6 euro al Kilo con testa e zampe! .. e la differenza si nota!