Che succede alla Scuola?

Che succede nel mondo della scuola? Protestano gli studenti, i professori precari, i lavoratori addetti alle pulizie  che non vengono pagati.


Gli studenti questa mattina hanno manifestato per le vie del Capoluogo e sono arrivati fino al Palazzo della Provincia. Una manifestazione copiosa e pacifica per porre in primo piano i tanti problemi del mondo della scuola.


Manifesti e striscioni per chiedere una vera riforma scolastica: “vogliamo l’istruzione gratuita, pubblica e di qualità” hanno gridato.


Vogliono partecipare alla didattica, condividere i programmi. Insomma avere voce su ciò che li riguarda direttamente. Ma oltre alle esigenze di carattere nazionale ci sono quelle che riguardano i singoli istituti della provincia. All’artistico per esempio si vuole cambiare il nome. Eppure è un nome altisonante, importante, quello di Anton Giulio Bracaglia grande regista, e critico cinematografico. Gli studenti dicono “No, il nome non si cambia”.

Gli studenti hanno poi incontrato il neo presidente della provincia Antonio Pompeo che riferisce: “Con i rappresentanti degli studenti abbiamo deciso di riattivare il Tavolo di confronto tra la Provincia e le rappresentanze studentesche”.

 

Per le altre carenze, quelle strutturali degli istituti scolastici Pompeo assicura: “Attendiamo gli esiti della Legge di Stabilità per sapere con esattezza l’entità delle risorse che avremo a disposizione. Da li partiremo per mettere a punto le strategie, in breve tempo, anche per quanto riguarda il mondo della scuola.

 

Va detto che molte delle opere presenti nel programma che gli studenti ci hanno presentato sono già state finanziate, alcune sono in corso di svolgimento, altre stanno per partire perché il loro iter procedurale è ormai in stato avanzato”.

Ma se parliamo di scuola non possiamo non parlare dei tanti docenti precari lasciati nel limbo delle supplenze anche per due-tre decenni. La situazione però potrebbe cambiare e la soluzione viene dall’Europa.


A Lussemburgo infatti tra soli cinque giorni la Corte di Giustizia europea leggerà la tanto attesa sentenza sull’utilizzo reiterato e immotivato dei dipendenti scolastici non di ruolo. Se, come tutto fa supporre, i giudici sovranazionali daranno ragione alle rivendicazioni, per oltre 250mila docenti (150mila dalle GaE e almeno 100mila abilitati rimasti illegittimamente fuori) si potrebbero finalmente aprire le porte delle assunzioni.


Una buona notizia per chi fa una vita da precario che si scontra però con quella che riguarda gli addetti alle pulizie degli istituti scolastici. “Le società Maca, Smeraldo e Servizi Generali, continuano a non rispettare i parametri orari settimanali – dicono alla Cisl -  con il mancato pagamento di circa il 70% del salario mensile. Di fatto si stanno erogando servizi igienici non adeguati all’interno delle scuole della Provincia di Frosinone”.


Per questo, la filcams cgil e la fisascat cisl, hanno indetto per il giorno martedì 25 novembre, uno sciopero in tutte le scuole della Provincia di Frosinone con un presidio davanti al Provveditorato agli Studi, per dissentire e protestare contro le società e al contempo contro il Ministero della Pubblica Istruzione in quanto “consente di far rimanere nell’appalto queste società che, in contrasto con tutte le norme vigenti, non rispettano i contratti e le leggi”.

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Commenti: 2
  • #1

    sisi (venerdì, 21 novembre 2014 18:54)

    Cosa succede alla scuola? Chiedi a chi ci ha governato

  • #2

    luana (venerdì, 21 novembre 2014 19:04)

    ah.....aveva ragione la gelmini.............nullafacenti, ovviamente non tutti ma la maggior parte, apettavamo la riforma .....quella delle slide di renzi..........aspettate e.........non vedrete un ca.....