Un testimone ha sentito le grida di Gilberta

Un cacciatore avrebbe sentito le grida di Gilberta. Questo quanto emerge dalle indagini della procura che da giorni aveva già preso a verbale l’uomo e che ieri ha voluto procedere ad una verifica tecnica.


I carabinieri hanno infatti accompagnato il cacciatore sul luogo dove si trovava il primo novembre scorso al momento in cui ha sentito gridare. Poi, nel posto dove sono stati rinvenuti gli oggetti appartenenti all’insegnante di Sora, si è posizionata una donna.


Si voluto accertare cioè se dal punto dove si trovava il cacciatore era udibile le grida di una persona che si trovasse invece dove si presume fosse Gilberta.


L’accertamento ha avuto un esito positivo: le grida ascoltate dal cacciatore potrebbero essere proprio quelle della Palleschi. Questo elemento  è particolarmente importante ai fini delle indagini. Innanzitutto perché viene confermata l’ipotesi dell’aggressione e poi perché si stabilisce il momento esatto in cui questa sarebbe avvenuta.


Finora infatti c’era un lasso troppo lungo di tempo tra l’ultima volta che Gilberta è stata vista e l’accertamento della sua scomparsa.  In questo modo invece si è definita l’ora esatta dell’aggressione.


Nel frattempo nella giornata di oggi proprio i familiari di Gilberta si sono incontrati con il sostituto procuratore che sta coordinando le indagini sulla scomparsa dell’insegnante. Roberto, il fratello di Gilberta, ha riferito però che la dottoressa Siravo non si è sbilanciata e non ha fornito particolari elementi nuovi anche per non inficiare l’inchiesta in corso.


Le ricerche di Gilberta comunque continuano anche sul territorio grazie ad una quarantina tra carabinieri e volontari. Ieri i familiari erano di nuovo in diretta televisiva alla trasmissione “Chi l’ha visto”. Domenica prossima invece è prevista un altro corteo che dovrebbe partire dalla casa di Gilberta per arrivare alla residenza del vescovo.

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