Treni. Giorni di passione

Giorni di passione per i pendolari ciociari.  l’11, il 16 e il 17 dicembre hanno dovuto sopportare ritardi che hanno raggiunto le 2 ore e viaggiare in condizioni di affollamento disumane.


La causa. La rottura lungo la linea di 2 treni regionali il giorno 11, di un treno merci il giorno 16 e di un altro treno regionale il giorno 17.


In tutti i casi per ripristinare la circolazione è stato necessario rimuovere i treni rotti e per farlo ci sono volute 4 ore Il giorno 11 e 3 ore il giorno 17. Il tutto è avvenuto senza alcun avviso a bordo treno “lasciando i passeggeri abbandonati a se stessi” dice . Pietro Fargnoli Presidente dell’associazione “Roma-Cassino Express”.


“L’ulteriore beffa” dice Fargnoli è stata quella che in aggiunta ai disagi del giorno 16 si è fatto “transitare anche i treni merci lungo una linea già satura nell’orario di punta di treni pendolari”. Fargnoli fa anche un conto del danno: “Sommando le ore perse da tutti gli utenti in questi giorni e dando un valore economico a questo tempo il danno prodotto sarebbe dell’ordine delle centinaia di migliaia di euro, ma nessuno dei pendolari vedrà risarcito un solo centesimo”.


Il contratto prevede infatti che nel caso in cui, in seguito alla soppressione di un treno, venga garantito un “adeguato” servizio sostitutivo l’unico danno per Trenitalia è la riduzione del 50% del compenso ricevuto per il treno soppresso. Tradotto in cifre, un treno Roma-Cassino, sempre secondo l’attuale contratto di servizio, viene pagato di norma circa 2500 euro, quindi in occasione degli ultimi disagi, il compenso è stato ridotto di 1250 euro, circa un euro a persona considerando che su questi treni viaggiano, di norma, circa 1200 persone.


Ma quando il servizio sostitutivo è ritenuto “adeguato”? Secondo il contratto di servizio è “adeguato” sostituire il treno soppresso entro 60 minuti con un altro treno già programmato a cui vengano assegnate fermate straordinarie. “Quindi – fa notare Fargnoli - ciò significa che è adeguato far viaggiare un treno con un numero di passeggeri pari circa al doppio della sua capienza facendoli arrivare a destinazione con ore di ritardo”.


“A noi queste condizioni non sembrano “adeguate” e chiediamo all’Assessore Regionale ai Trasporti Michele Civita se sia dello stesso parere. Approfittiamo inoltre per chiedere quale sia stato l’ammontare delle penali pagate da Trenitalia alla Regione Lazio nell’ultimo anno. A titolo di esempio si consideri che la Regione Lombardia ha dichiarato un incasso di oltre 10 milioni di euro di penali nel solo anno 2010”. La domanda è quanto mai opportuna soprattutto perché il contratto scade a fine anno e ci sarebbe quindi l’occasione per concordare condizioni più adeguate in occasione del rinnovo. Se non cambierà niente le responsabilità saranno anche da attribuire alla stessa regione Lazio.

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Commenti: 4
  • #1

    un lettore (giovedì, 18 dicembre 2014 20:45)

    Come dire meglio andare a piedi !!! Ministero dei Trasporti cosa fai ??? Regione Lazio cosa fai ??? Puo' essere che il cittadino se la deve prendere sempre in quel posto !!!! Adesso avete rotto veramente i treni devono funzionare bene perche' chi va al lavoro non puo' arrivare in ritardo, ci sono i studenti e tanta altra gente che prende il treno regolarmente. COSI FUNZIONA IN ITALIA.

  • #2

    Garrett (venerdì, 19 dicembre 2014 00:17)

    Molta gente responsabile va impiccata.

  • #3

    MARIO (venerdì, 19 dicembre 2014 13:50)

    cari politici non viaggiate in treno o sui mezzi di trasporto come fate a capire quanto siano sporchi, quanto siano inefficienti, quanto siano in balia dello squallore?
    Perchè un utente che parte da Cassino per raggiungere la sede di lavoro a Roma impiega quando va bene due ore a tratta, deve sgomitare per riservarsi un posto seduto nonostante il pagamento dell'abbonamento annuale di quasi € 800,00 ( non si sa perchè non detraibile)
    il malessere di un'azienda lasciata in balia del nulla ( non passa un controllore da mesi e quindi aumentano ovviamente i non paganti). E' l'immagine dell'Italia!
    cari politici, cara azienda delle Ferrovie dello Stato, il vostro non fare penalizza i viaggiatori

  • #4

    PAolo (domenica, 21 dicembre 2014 00:54)

    Venti anni di dittatuta alla pol pot l unica speranza