Ceprano. Sorge di nuovo in manette. Gestione Clientelare degli Appalti Pubblici

Gestione clientelare degli appalti pubblici. Con questa pesante accusa torna in carcere l’ex sindaco di Ceprano Giovanni Sorge.


L’Ordinanza di custodia cautelare personale degli arresti domiciliari è stata emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Frosinone, dott. Antonello Bracaglia Morante, su richiesta del locale Procuratore Capo, dott. Giuseppe De Falco.


Ad eseguirla i carabinieri che questa mattina, insieme all’ex sindaco hanno arrestato altri amministratori pubblici, funzionari e imprenditori, ritenuti, a vario titolo, responsabili di “turbativa d’asta, corruzione e falso”.


Si tratta di T. A., originario di Supino, 50enne responsabile dell’Ufficio Tecnico del Comune di Ceprano; e di S. M., originario di Monte San Giovanni Campano, 49enne imprenditore; oltre a loro il giudice ha emesso un  divieto di espatrio nei confronti di P. R., originario di Veroli, 46enne imprenditore.


Le odierne misure cautelari sono il risultato di una complessa ed articolata attività d’indagine, avviata nel 2012, condotta attraverso acquisizioni documentali, assunzioni di informazioni e l’ausilio di attività tecniche che ha consentito di svelare una gestione clientelare degli appalti pubblici nel Comune di Ceprano e che era già sfociata, nel mese di novembre 2013, nell’emissione di misura cautelare in carcere di Sorge all’epoca Sindaco in carica.


In particolare le indagini hanno permesso di far emergere un collaudato sistema di turbativa d’asta, sollecitata dal Sindaco e realizzata attraverso l’operato del responsabile dell’Ufficio Tecnico e la complicità di ditte riconducibili agli altri indagati, consistente nel realizzare procedure truccate attraverso la predisposizione di preventivi fittizi di più imprese, in alcuni casi compiacenti, in altri casi, completamente inconsapevoli, il tutto per favorire l’affidamento a Società dell’imprenditore  S.M., debitore nei confronti di ditta riconducibile all’allora Sindaco.


Altra illecita modalità emersa quella dell’affidamento diretto di lavori da parte del Sindaco alla Ditta dell’Imprenditore P.R., apparentemente giustificati da situazioni di contingenza ed urgenza ed il pagamento a quest’ultima di fatture notevolmente gonfiate a fronte di interventi inesistenti e/o comunque non giustificativi degli esosi esborsi da parte della Casa Comunale. Nel corso delle indagini le illecite procedure indicate sono state accertate nei seguenti lavori pubblici affidati dal Comune di Ceprano nel periodo 2011-2013:


-         Appalto per lavori presso la ex Casa Comunale, affidati alla ditta Costruzioni del S.M.. In tale vicenda, appare oltremodo chiara la determinazione del Sindaco e del Responsabile dell’Ufficio Tecnico nel portare a termine i propri illeciti propositi. Infatti, nella circostanza, pur di superare lì ostacolo rappresentato da una Ditta non compiacente che aveva proposto un’offerta più vantaggiosa, alteravano l’offerta del S.M. apponendo a posteriori la dicitura di ulteriore sconto facendola, di fatto, risultare inferiore e dunque aggiudicataria, salvo, successivamente, compensare il “mancato guadagno” con l’affidamento diretto di ulteriori lavori alla medesima ditta, lavori in realtà già ricompresi e previsti a carico della ditta affidataria;

-         Appalto per l’intervento di messa a norma e manutenzione straordinaria del ex Mattatoio;

-         Appalto per lavori da eseguirsi presso la Torre Medioevale;

-         Affidamento diretto di lavori di manutenzione stradale in occasione del passaggio del Giro d’Italia.

Gli arrestati, al termine delle previste formalità di rito, sono stati sottoposti al regime degli arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni.

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Commenti: 9
  • #1

    un lettore (giovedì, 26 marzo 2015 14:13)

    Visto che ci prende gusto a farsi arrestare ma perche' lo cacciate !!! Sorge la politica ti puo' far diventare importante ma ti puo' anche rovinare !!! In questo caso ..........................a te' ti ha rovinato.

  • #2

    lucas (giovedì, 26 marzo 2015 19:26)

    Basta guardarlo in faccia per capire quanto disonesto sia.

  • #3

    cittadino (giovedì, 26 marzo 2015 21:06)

    Deluso, Amareggiato, Incavolato, dico : ma questi personaggi come la vogliono fare Politica solo rubando !!! come dice il commento numero uno ti sei rovinato e ancora non ti basta. MAH..............

  • #4

    dheniparis@libero.it (giovedì, 26 marzo 2015 23:44)

    Cari Amici,
    io ho sempre sostenuto e continuo a sostenerlo che quando un politico viene scoperto a rubare deve essere radiato e non permettergli a vita di entrare nelle case comunali o provincia regione o ancora piu' in alto, perche' uno che ci ha provato una volta difficilmente cambia anzi io sostengo che e' impossibile. Per questo alcune volte commento su alcuni personaggi che vengono cacciati perche' presi in flagranza e sempre cercano di rientrare per la finestra in una maniera o altra e questo sta' succedendo a Frosinone pero' sembra che nessuno gli da peso e quando succedera' qualcosa sara' troppo tardi!

  • #5

    alessandro (venerdì, 27 marzo 2015 10:36)

    Porci corrotti. Perdita di ogni diritto sancito dalla costituzione per sempre. Da sputargli in faccia.

  • #6

    dux (venerdì, 27 marzo 2015 12:58)

    Questa è gente che è nata per rubare.....e non si saziano mai!!!
    E se continuano, è perchè sanno di rimanere impuniti ..... se condannati ( e bisogna vedere quando )passato un pò di tempo,
    te li ritrovi fuori più spavaldi di prima.
    Gli dovrebbero tagliare le mani, vedreste che non lo rifarebbero.
    PORCI, CORROTTI, ANIMALI....

  • #7

    cucù ... (venerdì, 27 marzo 2015 15:42)

    ... il tavolo dei potenti in v. Aldo Moro - FR nn si riunisce più ?? come mai ?? mo avete finito di fare i spocchiosi ?? oppure tenate paura delll'Autorità Giudiziaria che, magari vedendovi tutti insieme in compagnia, vi carica definitivamente con destinazione Rebibbia ???

  • #8

    Si scopre l'acqua calda! (lunedì, 30 marzo 2015 18:31)

    Mi sembra di capire che tutte le imprese che lavorano bene, si aggiudicano in esclusiva tutti i lavori, chiaramente, con affidamenti diretti nel rispetto della normativa vigente. ....... Ma quando finirà questa storia?
    Certo è che tutte le imprese che lavorano bene, perchè cambiarle?
    Poi si scopre l'acqua calda, ed i provvedimenti, di varia natura colpiscono soprattutto le maestranze locali.
    Se esiste una mafia Capitale, perchè escludere una eventuale mafia "paesotti di provincia?"
    Mio nonno ripeteva sempre che le foglie si muovono solo se tira il vento.

  • #9

    Mah!!! (martedì, 31 marzo 2015 13:21)

    L'impresa che lavora bene!!!
    Ma se è sempre e solo quella a lavorare, quale è l'elemento di paragone?
    Chi lo sa spiegare?
    Lo chiedo soprattutto a quelle imprese che, a differenza di quelle che ""lavorano bene"" vengono sempre escluse dagli affidamenti diretti.