Braccialetto elettronico per un pregiudicato recidivo

Rapine, furti, ricettazione, resistenza a pubblico ufficiale, possesso di arnesi atti allo scasso, i tanti reati di cui si è macchiato un ventitreenne di origine albanese, residente nel capoluogo.


Dopo l’ultimo arresto per furto che lo aveva visto protagonista a gennaio scorso, al giovane era stata concessa la misura cautelare dell’obbligo di presentazione, dal lunedì al sabato, presso la Questura.


Il pregiudicato in più occasioni non si era presentato negli uffici di polizia incorrendo in denunce all’autorità giudiziaria per inosservanza del provvedimento restrittivo e per aver messo in atto altri due furti. Nella giornata  di ieri il cerchio si è chiuso per il ragazzo albanese, i poliziotti  della Divisione Anticrimine lo hanno, infatti, sottoposto agli arresti domiciliari applicandogli contestualmente il braccialetto elettronico, strumento che consente il controllo a distanza della persona che lo indossa.

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Commenti: 4
  • #1

    hadolf (sabato, 23 maggio 2015 14:58)

    Ma ci deve passare la corrente 12000 volt..al bracciale

  • #2

    cittadino (sabato, 23 maggio 2015 20:39)

    E' meglio una palla al piede di almeno 50 Kg cosi si muove a fatica e deve abitare all'ultimo piano di un palazzo di dieci piani, vediamo se poi lui va a fare furti.

  • #3

    lettrice (domenica, 24 maggio 2015 14:33)

    Arresti domiciliari braccialetto ma butto

  • #4

    lettrice (domenica, 24 maggio 2015 14:37)

    Volevo dire.. in galera e buttate la chiave