Aspetta un Secondo...

Come vi siete svegliati questa mattina? Sicuramente più riposati. Si perché la notte è durata “Molto” di più. Alle 23.59.59 infatti non sono scattate le 00.00.00 ma le 23.59.60.


Cosa succede? Si tratta del cosiddetto "secondo intercalare" (leap second). In pratica la velocità di rotazione della terra sta rallentando e quindi un giorno non è uguale a 24 ore precise, ossia 84.400 secondi ma a 86.400,002 secondi.


Avanzano due millesimi di secondo al giorno. Per recuperarli c’è bisogno di aggiungere un secondo all’anno. Questo avviene solitamente il 30 giugno o il 31 dicembre. La correzione però è indispensabile perché nonostante in un solo giorno la differenza sia infinitesimale, accumulandosi, farebbe sfalsare i nostri orologi rispetto al movimento della terra. Ecco perché ogni tanto dobbiamo riallineare gli orologi: la rotazione rallenta e siccome noi calcoliamo i giorni e le ore proprio in relazione alla rotazione terrestre dobbiamo adeguarci.


Il fenomeno è sempre esistito. Al tempo dei dinosauri infatti la terra girava più veloce ed impiegava ben un’ora di meno per la rotazione. Un giorno era composto da sole 23 ore. Il 1820 sembra sia stato l’anno in cui un giorno (ossia la rotazione della terra intorno al suo asse) è durato esattamente 86.400 secondi, 24 ore precise. Continuando a rallentare però c’è bisogno di riaggiustare gli orologi così, dal 1972 si è cominciato ad utilizzare il secondo intercalare. Allora, pensateci bene, adesso vi sentite un po’ più riposati?

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