Ceprano, un Passo Verso la Normalità

Primo anno di amministrazione per il sindaco di Ceprano Marco Galli che racconta le difficoltà incontrate per far rientrare la cittadina nei canoni della normalità amministrativa e legale.


Dopo l’arresto dell’ex primo cittadino il comune ha voluto cambiare pagina e si è affidato a chi della legalità ne ha fatto un modus vivendi. Galli infatti è un ispettore di polizia prestato alla politica. Ce l’ha messa tutta per cambiare volto alla città ma c’erano evidenti problematiche di mala amministrazione e nel migliore dei casi di una politica assente.

Marco Galli con i suoi assessori
Marco Galli con i suoi assessori

“Anche la struttura era in sofferenza” - Ci dice -  L’assenza della politica delle decisioni e degli obiettivi ha reso problematica ogni cosa”.  Che mancava? “Innanzitutto l’organismo di valutazione interno per due anni non ha presentato un piano delle performance. Il piano è fondamentale  e basilare per il fabbisogno del personale. Importante per la programmazione. Il problema lo abbiamo risolto da qualche mese. Prendendo contatti con la massima autorità presente sul mercato il professore Arturo Bianco.  Servono persone di garanzia e competenti, capaci di confrontarsi con il personale”.


Quale il settore del comune con più problemi? “Il settore più esposto anche alle problematiche giudiziarie, quello tecnico. Appena insediati ho soppresso un assessorato e ne ho creati due: lavori pubblici, urbanistica, ambiente.

Importante separare le due cose mettendo due persone di fiducia come assessori. Poi abbiamo riunito il settore tecnico. Abbiamo Deliberato l’assunzione di un geometra istruttore figura fondamentale per portare avanti il lavoro nel settore tecnico”.


Il posto però è ancora vacante. “Si, a causa del concorso che è fermo.  Anche quello per i vigili urbani è bloccato”. Perché? “Il comune non ha rispettato il parametro per il pagamento medio delle fatture e per il piano performance. Poi adesso con la cancellazione delle province dobbiamo assumere per prima il personale proveniente dall’amministrazione provinciale”

Nonostante le difficoltà avete comunque compiuto una rivoluzione? “Si una piccola rivoluzione che nasce nell’arco di pochi mesi e va incidere in un contesto che si tramanda da anni”.


Il Bilancio? “Abbiamo fatto cambiamenti fondamentali.

La Tares era a livelli insostenibili. Invece di tener conto della produzione dei rifiuti era stato fatto un calcolo elettoralistico che ha comportato un peso enorme sulle bollette. Un altro aspetto i terreni che incidono sulla zona Asi. Considerati industriali ma dove non ci si può realizzare praticamente nulla”.


Quale la novità importante? “Un’idea semplice ma fondamentale: istituire un Fondo di garanzia di 400 mila euro e lo abbiamo fatto sapendo che il comune era esposto nei confronti di creditori. Così abbiamo accantonato queste somme anche per il fondo valutazione rischi. Fondo ammortizzato in trent’anni. D’altronde dovevamo tener conto di un disavanzo tecnico di tre milioni e trecento mila euro”.


Norme di buona amministrazione insomma. “Esatto. Adesso redigiamo i bilanci  pensando all’ approvazione dell’ufficio finanziario”.

Dal punto di vista legale? Cosa avete fatto? “La Rivoluzione sta nelle politiche sociali e nella convenzione con la Guarda di Finanza per il controllo su chi chiede contributi al comune. Da quest’anno non esistono più i contributi fine a se stessi abbiamo chiesto ai nostri cittadini che se sono in difficoltà possono lavorare per il comune tramite i voucher. Noi diamo un contributo a chi è in difficoltà economica e che opera piccoli lavoretti per la comunità”.


Una novità assoluta. “Si. Dopo una sperimentazione apposita abbiamo deciso che il contributo si trasforma in erogazione di un voucher per chi farà piccoli lavoretti. È un passo avanti contro il lavoro nero ed anche  per le relazioni tra comuni e cittadini. Presto faremo anche una convenzione con l’agenzia delle entrate”.


Parliamo di Ambiente un settore molto delicato a Ceprano soprattutto per i rifiuti interrati all’interno delle aziende. “Per questo abbiamo dato incarico ad un ingegnere ambientale.

Abbiamo trovato tutta una serie di contaminanti, invasi con tutte provette di sperimentazione farmacologica di una ditta di Anagni. Sotto le fondazioni di alcune macchine c’erano contenitori con provette, tutto cementato. Poi tutta un’altra serie di inquinamento da decadimento radioattivo. Abbiamo uno stabilimento dell’orrore tant’è che il sito è stato sequestrato dalla Guardia di Finanza”.

 

Come farete per risolvere il problema? “Stiamo appurando se il sito può rientrare nel Sin (Sito di interesse nazionale) della Valle del Sacco. Ma non è l’unico orrore. Anche in un altro sito abbiamo trovato fusti con diverse sostanze tossiche, solventi che derivano dalla lavorazione. Poi c’è la discarica, una sorta di collina dove sono ammassati rifiuti”.

 

Insomma vi aspetta un bel lavoro. “Si è per questo che vogliamo innanzitutto far funzionare la macchina del comune. Stiamo lavorando per la informatizzazione anche dell’anagrafe. Vogliamo che i cittadini possano richiedere ed ottenere un certificato direttamente da casa. Certo il cammino è lungo, visto che finora abbiamo dovuto lavorare con un server che ha la capacità di memoria ram minore del mio cellulare”.

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Commenti: 2
  • #1

    franco (lunedì, 06 luglio 2015 06:22)

    Ormai per mantenere e garantire un minimo di normalità i comuni devono essere amministrati da poliziotti carabinieri e finanzieri (v. Ceprano, Anagni, Cave ora pure Ceccano, ecc). Sarà normale?

  • #2

    antonio (lunedì, 13 luglio 2015 19:21)

    È ancora presto per dare giudizi Prima o poi arriveranno le liti interne e tutto finirà