Integratori Si o No?

L’assunzione di integratori alimentari, compresi quelli di origine vegetale, da parte di consumatori di varia tipologia, giovani, anziani, casalinghe, professionisti, atleti o praticanti attività sportive amatoriali, è ormai divenuta una consuetudine, anche se, questa pratica,  spesso manca di una qualsiasi validazione scientifica.

In Italia, il consumo di integratoriè molto alto: siamo il paese europeo che ne consuma di più in assoluto.


Ogni anno vengono spesi 1,6 miliardi di euro per l’acquisto di integratori e multivitaminici. Ma negli ultimi tempi, è stato dimostrato come in realtà siano inutili e in alcuni casi dannosi per la nostra salute.


Tale pratica, spesso stimolata da allettanti campagne pubblicitarie e di marketing, può comportare rischi (più o meno gravi) per la salute , conseguenti: ad effetti farmacodinamici per possibili sovradosaggi (perché spesso si ritiene tale prodotto privo di effetti collaterali) ed a fenomeni di “accumulo”, specialmente quando l’assunzione non risulti motivata da reali esigenze di ridotta sintesi o aumentato fabbisogno dei principi attivi contenuti nel prodotto. Le vitamine liposolubili (A,D,E,K) sono soggette ad accumulo, per cui, se assunte in dosi superiori a quelle sufficienti, posso causare problemi.


La parola ‘naturale’ non significa assolutamente che sia priva di effetti avversi. L’integratore va quindi assunto solo nei casi, dove vi è una carenza o una ridotta sintesi accertata da opportuni controlli. Gli integratori alimentari, proprio perché “integratori” sono prodotti volti a favorire l’assunzione di principi nutritivi non presenti adeguatamente nella normale alimentazione o favorire il riequilibrio di sostanze consumate in maniera abnorme. Essi, dunque, non hanno proprietà curative, ma servono ad integrare una normale dieta. E’ assolutamente inappropriato pensare di sostituire con un farmaco o un integratore, un regime alimentare e ad uno stile di vita sano. E’ decisamente preferibile affidarsi alla natura piuttosto che alla chimica: le classiche cinque porzioni di frutta e verdura fresche al giorno sono in grado di proteggerci dai danni del colesterolo elevato, dall’ictus, dall’infarto e dai più comuni danni cerebro-cardiovascolari.

Dr.sa Federica Caputo

(Dietista)


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Commenti: 1
  • #1

    Boicotta Big Pharma (domenica, 30 agosto 2015 13:52)

    Sono d'accordo sul fatto che una alimentazione vegan- crudista sia il migliore antidoto del cancro ma l'allarme integratori è sovrastimato,
    solo lo 0,0001% di morte annue mentre le morti per farmaci autorizzati sono 5,18%.
    Atre cose che uccidono "legalmente" sono l'alcolismo (4,74%) e fumo (7,19%).