Nel Bosco a Caccia di Bombe

Quando i carabinieri li hanno fermati avevano un vero e proprio arsenale. Si tratta di due 50enni sorpresi mentre erano intenti a scandagliare il sottobosco con due metal detector.

 

È accaduto nel pomeriggio di ieri, in località “Arcino” del comune di Vallerotonda. Il personale del Comando Stazione Carabinieri di Acquafondata, li ha arrestati (un 54enne, già censito, per analoghi reati ed un 58enne, incensurato, entrambi residenti ad Imola) poiché colti nella flagranza del reato di “detenzione di armi e munizionamento da guerra”.

 

Nell’auto parcheggiata poco distante dal luogo del controllo avevano un sacco di juta. All’interno tutta una serie di residuati bellici, efficienti ed in grado di provocare deflagrazioni pericolose. Si tratta di:

 

- nr.172 munizioni da guerra cal.7,62;

- nr.9 bombe a mano;

- nr.6 granate;

- nr.1 bomba a mano americana priva della carica esplodente;

- nr.2 caricatori.

 

Accertata la flagranza dei reati, i due sono stati immediatamente tratti in arresto ed, espletate le formalità di rito, associati presso la Casa Circondariale di Cassino. I successivi accertamenti hanno consentito di acclarare che i due arrestati erano partiti da Imola tre giorni prima ed avevano setacciato varie località (teatri di guerra) nei comuni di Acquafondata e Vallerotonda, alla ricerca di residuati bellici, destinati ad essere ceduti al mercato nero e/o collezionisti amanti di oggettistica militare, risalente al secondo conflitto mondiale.

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Commenti: 11
  • #1

    decima (giovedì, 05 maggio 2016 18:27)

    In pratica questi due poveri cristi stavano facendo quello che i carabinieri avrebbero dovuto fare e li hanno arrestati. Poveri noi.

  • #2

    Mario (giovedì, 05 maggio 2016 20:50)

    avrebbero dovuto ringraziarli per aver tolto di mezzo oggetti pericolosi alla portata di tutti.. questo e' un paese rovesciato.

  • #3

    teddys (giovedì, 05 maggio 2016 21:00)

    Due commenti di grande ignoranza....Questi due signori sarebbero tornati a Imola con l'automobile piena di ordigni inesplosi (per metterli sul mercato nero), rischiando oltre che la loro sopratutto la vita di altre persone (immaginate in caso di un incidente cosa sarebbero potuto succedere con le fiamme). Non gli avrebbero messi in carcere se, come bisogna fare, avessero denunciato subito i reperti alle forze dell'ordine...Collegate il cervello alla tastiera prima di scrivere.

  • #4

    Certo (giovedì, 05 maggio 2016 21:12)

    non credo che sia compito dei carabinieri la bonifica dei campi da residuati bellici.
    La Ciociaria è stato un grande campo di battaglia: chi doveva porsi il problema della bonifica?
    Sicuramente siamo alle solite, e solo grazie alla Benemerita oggi è noto a tutti che "qualcuno" si è lasciato scivolare addosso il problema.

  • #5

    decima (venerdì, 06 maggio 2016 06:00)

    Caro Teddys sarò anche ignorante come tu affermi ma ancora non ho perso il contatto con la realtà mentre tu forse tu hai stabilito la tua residenza su marte o vedi troppi film americani. Viviamo in un paese dove chi tenta di stuprare un bambino viene messo per qualche giorno ai domiciliari, chi uccide tre persone con un'ascia dopo qualche anno sconta la pena a casa per infermità mentale, dove si possono costruire megadiscariche sul corso dei fiumi e con il conseguente inquinamento rovinare la vita a migliaia di persone, dove se difendi le tue proprietà dai ladri vieni arrestato dove se una persona stermina una famiglia perché guida ubriaco a strafatto di cocaina al massimo resta in carcere per qualche giorno seppure ...........e poi arrestiamo due cristiani che ripuliscono il territorio da 4 bombette che hanno 80 anni. .........torna sul pianeta terra genio.

  • #6

    per decima e Mario (venerdì, 06 maggio 2016 08:57)

    Ma siete scemi o che? Quei due non sono stati fermati mentre andavano a raccogliere funghi o asparagi, quegli "ordigni" sarebbero finiti su qualche bancarella, altro che 4 bombette ...
    Avessero avuto intenzioni buone, perchè non avvertire le forze dell'ordine?

  • #7

    Mario (venerdì, 06 maggio 2016 13:18)

    Visti i commenti ribadisco che questo e' un paese rovesciato.
    Sicuramente avrebbero venduto questi ordigni all'ISIS... :-D
    la vostra conclusione e' che nessuno deve recuperare ( bonificare ) e quindi queste cose stanno meglio dove sono.
    che geni.

  • #8

    Luciano (sabato, 07 maggio 2016 04:40)

    Sono reperti storici, non armi da guerra. Questi imbecilli burocrati aiutano a far fare soldi facili al nostro caro sindaco, visto che fa l'avvocato.

  • #9

    decima (sabato, 07 maggio 2016 06:44)

    Sono ordigni talmente pericolosi che sono stati adagiati e riposti in bella vista nell'ufficio del comandante di stazione con un militare in bella posa a pochi centimetri. IN QUESTI CASI, CON ORDIGNI DI TALE PERICOLOSITÀ NON INTERVENGONO GLI ARTIFICIERI? .......PER IL COMMENTO NR 6. L'UNICO SCEMO ( O CHE) IN GIRO SEI TU.

  • #10

    San Giorgio a liri (domenica, 08 maggio 2016 02:51)

    Soldi sprecati ... Stanno facendo bonifica a loro rischio e pericolo... Poi segnalare ai militari il ritrovamento giusto!!! Ma il reato non esiste..

  • #11

    per Decima (MAS, immagino) e Mario (lunedì, 09 maggio 2016 09:01)

    ... che fanno finta di non capire : quindi secondo voi è normale andarsene in giro per prati a raccogliere "reperti storici" del genere come fossero caramelle?
    E se uno di questi "reperti" fosse stato ancora ... funzionante? Ma sta gente non c'ha niente di meglio da fare? Che so, mettere a posto il garage o cose del genere ...
    Scrive Mario : " la vostra conclusione e' che nessuno deve recuperare ( bonificare ) e quindi queste cose stanno meglio dove sono".
    La mia conclusione è che se qualcuno trova roba del genere in mezzo ai prati, l'unica cosa che deve fare è allertare subito i Carabinieri, saranno poi loro a provvedere.
    Mario e Decima, fate pace col cervello, state ancora in tempo.