La Protesta Scende in Piazza

Come in tutta Italia, scioperano e protestano dinanzi le  prefetture. Si tratta dei lavoratori del settore ambiente.

 

Un settore sempre più frammentato e a rischio. Anche qui infatti si vanno ad applicare le nuove normative che non migliorano le condizioni dei lavoratori.

 

“Si passa da una certezza di grandi appalti che c’era nel vecchio contratto al fatto che le aziende intendono applicare il jobs act anche in questo settore”.

Antonio Sessa segr. prov. Cgil Funzione Pubblica
Antonio Sessa segr. prov. Cgil Funzione Pubblica

A parlare è il segretario provincia della Cgil funzione pubblica Antonio Sessa il quale ci spiega che sono circa un migliaio in tutta la provincia di  Frosinone: “però in una frammentazione pazzesca con delle regole sempre meno certe e con la sicurezza che scende sempre di più a causa dei contratti a ribasso che si fanno sugli appalti. Per poter partecipare alle gare d’appalto le aziende non spendono  sulla sicurezza dei lavoratori”.

 

Perché siete qui in prefettura. Cosa vi aspettate dalle istituzioni?

 

“Intanto che il prefetto dia comunicazione della grande manifestazione di questa mattina. Stanno lavorando solo i precettati. Poi che sensibilizzi il governo in questo senso. Ad avere più attenzione in questo settore dove ci sono lavoratori sottopagati e che lavorano in condizioni di  sicurezza  sempre più precarie”.

FP-Cgil, Fit-Cisl, Uil-Trasporti: Adesione allo sciopero 80%

La manifestazione davanti la Prefettura di Frosinone è stata una delle più partecipate degli ultimi anni nel nostro territorio.

 

E' la risposta migliore che i lavoratori potessero dare a Utilitalia e Assombiente per il rinnovo del contratto del settore igiene ambientale.

 

-Una risposta contro l’utilizzo di mezzi di lavoro obsoleti e privi di manutenzione che spesso mettono a rischio l’incolumità dei lavoratori e dei cittadini.

-Una risposta contro le gare d’appalto al massimo ribasso con offerte delle aziende partecipanti spesso anomale – tutte a danno dei lavoratori.

-Una risposta contro i licenziamenti facili che le associazioni datoriali vogliono introdurre grazie alla Riforma del mercato del lavoro (jobs–act), rendendo precari tutti i lavoratori del comparto e quindi con minori garanzie.

-Una risposta giusta per un aumento delle retribuzioni e il giusto diritto alla salute dei lavoratori minacciata da sempre più pressanti turni di lavoro.

 

Se mai ce ne fosse bisogno, i lavoratori della provincia di Frosinone, hanno dimostrato ancora una volta che vogliono essere protagonisti del cambiamento attraverso una migliore offerta del servizio che possa far ridurre il costo ai cittadini. Hanno voluto dire NO a chi pensa di peggiorare i loro contratti di lavoro per ottenere risparmi da far pagare solo ai lavoratori. Hanno voluto dire un secco NO a chi vuole fare diventare il loro lavoro una merce in cui si vogliono calpestare i diritti e rendere il sistema senza regole.

 

Dicono SI’ a un rinnovo contrattuale per chiedere la giusta retribuzione e uno sviluppo industriale di tutto il settore mantenendo il CCNL e aumentando la sicurezza sul posto di lavoro, considerando il crescente aumento esponenziale di incidenti sul posto di lavoro.  I lavoratori si aspettano dalle Istituzioni a tutti i livelli interventi che possano portare ad una soluzione dignitosa della vertenza e chiedono scusa a tutti i cittadini che oggi hanno subito disagi e ribadiscono che, se disagio c’è stato, la colpa è solo  delle associazioni datoriali, della politica del Governo e degli Amministratori locali.

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