Si Fingono Carabinieri e Truffano 85enne

Suo figlio ha fatto un incidente era senza assicurazione, se paghi 4000 euro non l’arrestiamo. È andata più o meno così.

 

Si è presentato a casa di una signora anziana dicendo di essere un carabiniere. Si tratta di un 50enne napoletano già noto alle forze dell’ordine. Questi ha prima telefonato alla vittima qualificandosi come capitano dei Carabinieri.

 

Quindi ha riferito il figlio della signora è rimasto coinvolto in un incidente stradale. L’auto però è senza assicurazione quindi il giovane sarà arrestato. Poi il rimedio, ossia la richiesta di 4000 euro per evitare l’arresto. Dopo alcuni minuti l’uomo si è presentato a casa dell’anziana ed ha esibito una finta tessera di riconoscimento di Maresciallo dei Carabinieri.

 

A questo punto l’anziana donna sopraffatta dalla suggestione e dallo spavento gli ha consegnato 250 euro e 1400 dollari, ossia tutto il contante che in quel momento custodiva in casa. Presi i soldi, il finto “maresciallo” si è allontanato dall’abitazione facendo perdere le sue tracce. Subito dopo la donna ha telefonato al figlio, che invece ha smentito tutto: non era stato arrestato e non aveva avuto nessun sinistro stradale. 

 

Partite le indagini dei Carabinieri della Stazione di Colleferro, e grazie agli accertamenti svolti, analisi di tutte le persone sospette identificate in quel periodo nel comune di Colleferro e l’analisi di numerosi tabulati telefonici, hanno permesso di identificare l’uomo che si era presentato presso l’abitazione dell’anziana donna. Grazie a questa meticolosa attività, i Carabinieri sono riusciti a disarticolare un gruppo criminale, che nel tempo pare si fosse specializzata in questo tipo di truffe. Il 50enne è stato arrestato mentre le indagini continueranno per l’identificazione del complice e verificare se l’arrestato si è reso responsabile di altri eventi criminosi analoghi.

Scrivi commento

Commenti: 10
  • #1

    fucilazione immediata (venerdì, 03 giugno 2016 13:39)

    fucilazione immediata..per direttissima senza processo

  • #2

    Napoletani tutti a casa loro (venerdì, 03 giugno 2016 14:39)

    Basta siamo stufi di essere truffati e tampinati davanti i centri commerciali dai napoletani andassero a casa loro, e si trovassero un lavoro, è vero di questi tempi è difficile collocarsi ma loro non ci provano per niente preferiscono vivere di espedienti e truffare la gente onesta

  • #3

    White (venerdì, 03 giugno 2016 17:54)

    Sono d'accordo con #2 possibile che nel parcheggio di Carrefour puntualmente ti ritrovi attorniato da napoletani che vogliono per forza rifilarti i calzini. Mi sono permesso di farlo presente al box informazione dove mi e' stato detto che non è. Pertinenza loro. Pazienza hanno perso un cliente ma hanno acquistato i vu cumpra del terzo millennio

  • #4

    ALEX (venerdì, 03 giugno 2016 19:23)

    hai proprio ragione White, è impossibile oggigiorno girare che subito sei attorniato da tutte le specie di esseri umani che mendicano e cercano di truffarti o venderti roba rubata, anche io non vado più a Carrefour ti ritrovi accerchiato da brutti ceffi con accento napoletano che ti mettono paura solo a guardarli e se sei in un orario con poca gente devi scappare....
    Purtroppo la GLOBALIZZAZIONE!!!!!!!!!

  • #5

    Per alex (venerdì, 03 giugno 2016 23:20)

    Come al solito dici stronzate di spiccata ignoranza

  • #6

    Dall'estero (sabato, 04 giugno 2016 04:56)

    Purtroppo e' solo la gente onesta che ha riguardo per la legge, gli altri sanno che non funziona (la legge) e fanno quello che vogliono, tanto, se vengono beccati non gli succede niente, specialmente quando si sente "gia conosciuti dalle forze dell'ordine". dopo qualche settimana agli arresti domiciliari sono in libertà' di nuovo. non vedo in Italia una soluzione immediata, si dovrebbe ricominciare dall'educazione civica dall'asilo all'università, ma non succederà' mai, perché' prima che cominciano dovranno fare decine d'anni di studi, poi mettersi d'accordo le decine e decine parti politiche e sindacali e sono sicuro che fra cinquant'anni staremo ancora a parlare delle stesse cose e della burocrazia Italiana. Buona giornata a tutti

  • #7

    DIPENDENTE CARREFOUR (sabato, 04 giugno 2016 11:08)

    Gentili clienti Vi voglio far presente che il box informazioni è un supporto logistico funzionale per l'ipermercato ( messaggistica, comunicazioni per i dipendenti e con annesso servizio di sicurezza INTERNO, etc. ) nonché valido supporto per tutte le problematiche inerenti agli acquisti ( cambio merce, controllo scontrino su richiesta del cliente , rimborsi vari etc.) Il persistente problema degli ambulanti abusivi è stato più volte segnalato alle autorità competenti, non avendo nessuna responsabilità in merito , ne l'autorizzazione a procedere nei confronti dei medesimi, tale problema spetta esclusivamente alle forze preposte per il controllo del territorio. Buona giornata

  • #8

    Caro dipendente Carrefour, (sabato, 04 giugno 2016 14:43)

    Premesso che l'intera area circostante il centro commerciale dovrebbe essere di esclusiva
    proprietà privata della società che gestisce la struttura e quindi solamente aperta al pubblico.
    Per questo dovrebbe essere ovvio che in casa mia posso e faccio entrare solamente chi voglio io.
    Di certo non faccio sostare coloro che creano problemi ai miei ospiti o persone che agiscono anche in modo tale da operare contro di me anche in regime di concorrenza perché vendono prodotti similari a quelli che vendo io, e per altro senza autorizzazione.
    Solo per questo si potrebbe e posso sbatterli sull'asse attrezzato come e quando voglio, se voglio però.
    Quindi, detto questo, è' palese che se viene consentito ciò è perché c'è una precisa volontà a "tollerare" quello che succede, anche a discapito dei miei clienti. Non assumendo posizione contro queste persone, abusive, si manifesta più convenienza nel far subire i malcapitati clienti Invece che subire possibili ed eventuali ritorsioni da parte di questi soggetti ,non so se sono stato abbastanza chiaro.
    Lo sappiamo quali sono i compiti del box informazioni, ma non ci sono altri punti di contatto e confronto con i clienti per raccogliere doglianze e problematiche, non c'era bisogno della sua precisazione. Di certo il suo sterile intervento assolutorio non da' lustro all'intera organizzazione che probabilmente non sarà neppure troppo felice della sua iniziativa.

  • #9

    per #8 (domenica, 05 giugno 2016 08:13)

    Una proprietà se è privata non è publica, essendo l'area, pubblica non si può impedire a delle persone di sostarci. (Si fingono carabinieri e truffano anziana donna), per ricordarvi che il titolo dell'articolo parla di tutt'altro, sterili sono i vostri commenti razziali.

  • #10

    Grazie #8 (domenica, 05 giugno 2016 14:31)

    Ce ne fossero di persone come te che pensano di poter fare la morale agli altri, se ne sente proprio la mancanza...