Liquami nel Sacco. Chiesto l’intervento della Procura

La Polizia Municipale di Ceccano ed Arpa Lazio Frosinone, hanno constatato come “in tutta la zona si avvertivano odori nauseabondi, derivanti dal depuratore A.S.I.”.

 

Alla luce dello sversamento nel fiume Sacco di acque scure e maleodoranti, avvenuto in questi giorni in contrada Colle San Paolo, il Sindaco ha immediatamente convocato un tavolo operativo.

Operatori della Polizia Municipale, un esperto ingegnere ambientale e gli amministratori, Federica Casalese, Assessore all’Industria, e Alessandro Savoni, Consigliere delegato all’Ambiente.

 

Il Sindaco Caligiore ha quindi inviato direttamente alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Frosinone un’annotazione di servizio per sollecitare un’attività di indagine, mirata “per quanto di competenza ed al fine della valutazione” a verificare “la sussistenza di eventuali reati in materia ambientale” e favorire accertamenti urgenti sui luoghi, sulle cose e sulle persone coinvolte dall’evento.

 

Il tavolo operativo convocato però dal Sindaco ha deciso di non operare esclusivamente su un solo piano e quindi di avanzare una richiesta di intervento nei confronti del Consorzio A.S.I. Dalla riunione è, infatti, venuta fuori la necessità di richiedere urgentemente all’ente consortile la convocazione di un tavolo tecnico. Promuovendo questa fase, l’Amministrazione Caligiore intende così sollecitare azioni che possano essere concertate tra gli enti, per “arrivare al superamento di queste dolorose ferite che, da troppo tempo, i cittadini di Ceccano e il loro territorio continuano a subire a causa degli scarichi anomali che periodicamente finiscono per essere sversati da gente senza scrupoli nell’alveo idrografico del fiume Sacco”.

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Commenti: 2
  • #1

    PQ (mercoledì, 20 luglio 2016 16:03)

    Consiglio a ARPA LAZIO di fare più controlli autonomamente visto che e prassi gettare rifiuti organici vicino a fiumi e torrenti

  • #2

    Dall'estero (mercoledì, 20 luglio 2016 17:08)

    Una volta gli italiani avevano orgoglio e rispetto per gli altri, oggi (con tutto il rispetto per quei pochi ancora onesti) non ho parole per gli altri