Elezioni. Due Indagati

Quello che sembrava uno spettro indefinito, una vaga possibilità, oggi rischia di materializzarsi e di avere l’effetto di una bomba nucleare: la possibilità di rifare le elezioni, in tutto o in parte a Cassino.

È notizia di queste ore che il procuratore della Repubblica D’Emmanuele ha disposto l’acquisizione di tutte le schede elettorali della sezione 30 (frazione di S.Angelo in Theodice) in quanto sembrerebbe che in diversi casi si sia votato “per conto terzi”, cioè che diversi elettori risultati votanti, in realtà non si siano mai presentati al seggio elettorale.

È vero, come è stato precisato con una nota ufficiale della Procura di ieri, che il candidato che ha beneficiato di questo “aiutino” non è stato eletto, ma cionondimeno è stato commesso un reato grave, tale che in circostanze simili in altre realtà, le elezioni sono state annullate. Intanto però, due persone sono iscritte nel registro degli indagati e tutte le schede elettorali sono state messe a disposizione della Procura.

Se si considera che il 17 novembre è già fissata l’udienza al TAR di Latina su un ricorso presentato dal candidato sindaco Petrarcone, si può immaginare lo stato di fibrillazione che sta vivendo in queste ore la città. Intanto, l’indagine prosegue e probabilmente nelle prossime ore altre persone verranno interrogate dai carabinieri di Cassino per capire la portata del fatto e non è escluso che l’indagine si allarghi ad altri protagonisti delle elezioni dello scorso 6 giugno.