Truffe Telefoniche. Raggirati in 15

Chiedono informazioni sulle fatture e poi effettuano un vero e proprio contratto.

 

L’utente si ritrova così a pagare bollette per un passaggio di gestore che non ha mai richiesto.

 

Si tratta di una vera e propria truffa che l’Adoc l’associazione dei consumatori ha fatto emergere in tutta la sua gravità. Sono una quindicina per ora gli utenti che si sono rivolti all’associazione nella sola provincia di Frosinone ma il caso riguarda tutta Italia tanto che la stessa polizia postale sta valutando la possibilità di aprire un’inchiesta. Nel frattempo l’Adoc, che ha inviato un formale reclamo alle società che operano in questo modo, esorta i cittadini a non pagare e, nel caso, rivolgersi all’associazione.

 

Ma come è possibile cambiare gestore o tariffa senza che il cliente lo richieda? “Questi riceve una telefonata sulla sua utenza telefonica, a volte anche sul cellulare". A parlare Mario Pirri presidente dell’Adoc di Frosinone: “Dall’altro lato del telefono una fantomatica società che vorrebbe far risparmiare il cliente sulle bollette telefoniche. Per questo richiede i dati contenuti in bolletta, in particolare i codici pod (per l’energia elettrica) o pdr (per il gas). Una volta in possesso di questi dati. La società procede a fare il passaggio di gestore”.

 

Anche se alla fine della telefonata uno dice di non essere interessato? “Si perché questi signori registrano la telefonata e poi possono alterare la registrazione. Già quando inizia la conversazione loro chiedono: è lei il signor tal de tali? Se si risponde si, poi il si, con la voce dell’utente viene rimontato alla fine della telefonata, quando la società chiede se l’utente vuole aderire o meno”.

 

Ma in questo modo si tratta di una truffa. “Esatto”.

 

Nel caso l’utente cosa può fare? “Innanzitutto il contratto se non è firmato su carta non è valido. Quindi il cliente può non pagare e richiedere l’annullamento di quanto avvenuto”.

 

Quanti i casi accertati finora? “A noi si sono rivolti una quindicina di persone. Sono di Frosinone, Pofi, Castro, Ceccano e Cassino. Ma sta diventando un caso nazionale per questo abbiamo avviato una procedimento a difesa dei consumatori su tutto il territorio italiano”.