Latitante nella Rete

Associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze strafacenti. Con questa accusa a febbraio la squadra mobile di Frosinone aveva arrestato 15 persone.

 

All’appello però mancava ancora una pedina: C. A. 33enne pluripregiudicato campano scampato alla cattura. Sinora. Ieri sera il blitz della polizia lo ha finalmente assicurato alla giustizia.

 

I Fatti. La complessa indagine portata a termine a febbraio scorso dagli uomini del Vice Questore Aggiunto Carlo Bianchi ha disarticolato due distinte associazioni a delinquere impegnate nell’importazione dall’Olanda e dalla Spagna di ingenti quantitativi di droga che veniva poi immessa sulle piazze di spaccio partenopee, del frusinate e del basso Lazio.

 

Dallo scorso mese di febbraio, C.A. si era reso irreperibile sottraendosi all’esecuzione del provvedimento, ma gli agenti della Squadra Mobile non avevano mai smesso di dargli la caccia. Alle attività investigative finalizzate al suo rintraccio hanno attivamente partecipato anche gli agenti del Commissariato di Cassino, coordinati dal Vice Questore Aggiunto Alessandro Tocco, in quanto, dal 20 maggio scorso, era stato peraltro emesso, a carico dell’uomo dalla Procura della Repubblica di Cassino, un ordine di esecuzione per la carcerazione dovendo espiare la pena residua di un anno e sette mesi, sempre per reati in materia di stupefacenti.

 

Negli oltre otto mesi di latitanza, l’uomo aveva continuato la propria attività delittuosa anche avvalendosi di “false identità”. La “carriera” criminale del giovane è stata interrotta ieri sera, intorno alle 22.30, quando gli agenti lo hanno rintracciato in un ristorante di Montesilvano.

 

Le indagini condotte dagli uomini della Squadra Mobile e del Commissariato di Cassino avevano condotto alla cittadina abruzzese, dove l’uomo aveva trovato rifugio negli scorsi mesi e, sempre nella serata di ieri, è stato sottoposto a perquisizione anche l’appartamento in uso all’arrestato, dove sono stai rinvenuti 110 grammi di cocaina suddivisa in più involucri, 500 grammi di hashish e 10 grammi di marjuana, oltre che un bilancino di precisione.

 

In suo possesso è stata trovata anche una carta d’identità contraffatta con apposta la foto dell’uomo ma con generalità diverse Su disposizione del Sostituto Procuratore di Pescara dr. G. Varese, l’uomo è stato associato presso la Casa Circondariale di Pescara. Le indagini proseguono per accertare l’identità di chi ne ha favorito la latitanza.

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