Nessuna ripresa produttiva. La Marangoni rischia il collasso.Tremano 700 operai

Piscitelli, UIltec."Chiameremo in causa il Prefetto"

Anagni. La ripresa produttiva prevista per oggi 2 settembre non ci sarà, gli operai continueranno a stare a casa. Doccia fredda stamane per i rappresentanti sindacali riuniti in un vertice con le Rsu presso gli uffici della Marangoni in via Anticolana. Poche laconiche parole nelle quali si intravede una crisi profonda dell'azienda che ha dichiarato di "non avere liquidità per acquistare le materie prime." Dopo cinque anni di vertenza è il momento più buio attraversato dall'azienda leader mondiale nella produzione di pneumatici. Nessuna ripresa produttiva, operai a casa e prospettive future incerte per circa 700 persone. Le famiglie tremano perché se non ci sarà un'imminente ripresa produttiva si rischia il collasso. "Non ci resta che vigilare sullo stabilimento giorno e notte affinché non ci siano movimenti sospetti e tutto resti al suo posto" afferma preoccupato Mauro Piscitelli della Uiltec- se perdiamo la Marangoni, il più importante stabilimento manifatturiero della provincia, andiamo incontro alla perdita di circa 700 posti di lavoro e ad un impoverimento ulteriore di questa area nord della provincia che dopo Videocon già versa in gravi condizioni." La situazione è allarmante e mentre scriviamo si è concluso da poco il vertice. I sindacati si stanno preparando ad affrontare le maestranze in un'assemblea pubblica davanti ai cancelli dello stabilimento dove da questa mattina gli operai sono riuniti in attesa di conoscere l'esito dell'incontro. I sindacati hanno annunciato eclatanti forme di protesta: "chiameremo in causa il Prefetto - conclude Piscitelli- perché è ovvio che questa situazione difficile richiede un intervento istituzionale e come se non bastasse chiederemo alla proprietà un confronto diretto per capire che intenzioni hanno dal momento che qui urge un investimento tecnologico importante per andare avanti e in cinque anni di vertenza non si è mosso niente."

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Commenti: 3
  • #1

    Christian (lunedì, 02 settembre 2013 17:57)

    Stiamo alla frutta !!!

  • #2

    un lettore (lunedì, 02 settembre 2013 20:56)

    Prima la Videocom,poi la Multiservizi , oggi la Marangoni,non parlando dei lavoratori edili.Insomma cosa deve fare un lavoratore per continuare a campare? Signori miei vi scrive uno che il lavoro lo ha perso qualche mese fa'. Credetemi viene lesa la dignita' umana: I politici cosa fanno nulla.Vedrete dicono solo belle parole e promettono di risolvere il problema. ( Si salvi chi puo' da questa gente falsa che per mestiere fanno i politici)

  • #3

    andrea (martedì, 03 settembre 2013 08:12)

    La situazione sta diventando insostenibile...il lavoro è vita!!!! Mandiamo a casa tutti questi politici altrimenti tra pochissimi anni si scenderà in piazza con i fucili in braccio.......