Frosinone, l'Imu non aumenta

Un occhio di riguardo alle fasce deboli della popolazione e con situazioni di disagio e alla ripresa economica.

Sono stati questi i principi ispiratori nel lavoro di elaborazione delle aliquote Imu e del relativo regolamento, approvati a maggioranza dal consiglio comunale di Frosinone. L’aliquota per gli immobili adibiti ad abitazione principale, quindi, e relative pertinenze (le pertinenze dell’abitazione principale sono quelle classificate nelle categorie catastali C/2, C/6 e C/7, nella misura massima di un’unità pertinenziale per ciascuna delle categorie catastali indicate) è stata fissata allo 0,40%, tra le più basse in Italia tra i capoluoghi di provincia, e ben al di sotto della media nazionale che si attesta, invece, allo 0,45%.
L’aliquota per gli immobili non adibiti ad abitazione principale è del 10,6 per mille, mentre quella per i fabbricati rurali ad uso strumentale è dello 0,20%. Il regolamento per l’applicazione dell’Imu prevede, anche, delle agevolazioni per le fasce più deboli della popolazione. Sono previste, infatti, detrazioni per quei nuclei familiari nei quali siano presenti persone in condizioni di invalidità permanente. La detrazione, sull’abitazione principale, è elevata a 250 euro nel caso in cui dimori abitualmente e risieda anagraficamente nell’abitazione principale un soggetto passivo portatore di handicap con invalidità pari o superiore al 90% debitamente documentata. La detrazione compete esclusivamente agli immobili di categoria catastale A/2, A/3, A/4, A/5, A/6, A/7 con l’esclusione della tipologia catastale A/1, A/8, A/9.
Non solo. Nel regolamento sono previste agevolazioni anche per chi abbia locali commerciali sfitti da tempo. Per gli immobili di categoria C/1, infatti, sparsi su tutto il territorio comunale, non locati da almeno 9 mesi nel corso dell’anno antecedente all’anno d’imposta, l’aliquota Imu scende dal 10,6 per mille al 9,6 per mille.

Fonte immagine: www.marsicalive.it

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