La guerra del latte

Un litro di latte pagato meno di un caffè al bar?
Vi sembra possibile? Eppure è così. Gli allevatori ciociari sono continuamente sfruttati dalla centrale del latte di Roma che lo scorso anno aveva riconosciuto un prezzo di 42 centesimi a litro salvo poi tornare sui propri passi a distanza di poco tempo. Da quei 42 centesimi sono stati scalati altri 2,5 centesimi. “Gli allevatori stanno lavorando in perdita – afferma per Coldiretti il direttore Savone De Cesare - il prezzo riconosciuto non copre neanche i costi di produzione, che continuano a salire soprattutto per gli aumenti vergognosi dei prezzi del gasolio e dei mangimi”. Il settore lattiero caseario è in forte crisi. La coldiretti di Frosinone ci scrive dicendo che dopo le pressioni sindacali La situazione in provincia di Frosinone è ancora più critica che in provincia di Roma. La categoria vende il latte prodotto ai caseifici locali. Questi non fanno altro che riconoscere un prezzo inferiore a litro. La rivolta è quindi alle porte Le associazioni di categoria propongono di tornare all’attacco per la difesa del prodotto e del produttore. Come? Attraverso il presidio delle cooperative. Le prossime azioni di protesta ideate da Coldiretti per esercitare maggiori pressioni proprio sui caseifici locali puntano ad ottenere il riconoscimento di 48 centesimi al litro.

Fonte immagine: www.ok-ambiente.com

Scrivi commento

Commenti: 0