Iannarilli a Ballarò‏

Niente. Iannarilli a Ballarò non si è visto. Dopo l’intervista rilasciata ad un’inviata del programma ci si aspettava un sua apparizione nella trasmissione di Floris che però non c’è stata.

 

Il presidente della provincia di Frosinone nell’incontro con la giornalista di Ballarò avrebbe parlato della risistemazione delle province prevista dal governo ed inserita nella legge sulla spending rewiew.

 

Gli argomenti della puntata però sono stati altri e nel contesto della trasmissione Iannarilli non avrebbe comunque trovato posto.

La discussione sulle province però è sempre d’attualità. I sindaci del Lazio si stanno organizzando per una forte protesta nei confronti del governo.

 

il progetto di riordino delle province è ritenuto fortemente lesivo delle autonomie locali e in contrasto con la Costituzione, come ribadito all’unanimità, nella sede del Consiglio dell’autonomie locali (CAL); i criteri di riordino non tengono in alcun conto le particolarità geografiche, storiche ed economiche dei territori coinvolti l’effetto di contenimento dei costi è del tutto ipotetico. Non ci sarebbe infatti nessuna quantificazione dei risparmi che si otterrebbero, ad eccezione di una vaghissima stima fatta dai servizi studi di Camera e Senato che avrebbe previsto che dall’eliminazione degli organi di governo in metà delle province, se accorpate, un risparmio di 65 milioni di euro, pari alla metà circa del “costo della politica” delle province, 130 milioni.

 

Ma la metodologia seguita per la razionalizzazione e l’accorpamento delle Province, attraverso l’individuazione di parametri nazionali, crea di fatto forti sperequazioni tra le singole Regioni italiane, non tenendo nel debito conto le peculiarità di ognuna di esse; la parte meridionale del Lazio, con circa un milione e 100 mila abitanti, è suddiviso tra le Province di Frosinone e Latina, che insieme vanno a costituire una Provincia vastissima, di oltre cinquemila kmq. più popolosa di cinque Regioni italiane e più estesa dell’intera Liguria; il progetto di riordino comporterà un enorme aggravio di lavoro e costi che andrà a ricadere sui Comuni che rischiano di essere paralizzati.

 

Le province accorpate, infatti, si occuperanno solo di tre materie: le strade provinciali; la rete dei trasporti locali e il coordinamento delle iniziative per ambiente e rifiuti. Il resto delle attività, come l’edilizia scolastica, passerà ai Comuni con grande aumento del carico di lavoro e delle esigenze finanziarie, senza che ad oggi vi sia certezza sulle risorse disponibili.

 

Sul tema si è espresso anche il Consiglio comunale di Ceccano che ha impegnato il sindaco a mettere in campo tutte le azioni necessarie per concordare con i Sindaci del territorio una gestione unitaria dell’imminente processo di riordino e a promuovere una conferenza dei Sindaci affinché i Sindaci del territorio della provincia di Frosinone costituiscano un coordinamento operativo di cui facciano parte effettiva tutti i soggetti Istituzionali, economici e sociali della provincia (gli uffici periferici dello Stato, le associazioni di categoria, le organizzazioni sindacali).

L’obiettivo è quello di contrastare in ogni sede e con ogni mezzo, istituzionale, politico e giurisdizionale, il progetto di riordino in corso.

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