Studenti in piazza

“Siamo alla frutta”. Questo il vecchio adagio scelto come messaggio di apertura per il loro corteo di protesta. Sono gli studenti delle scuole superiori, in più di mille hanno sfilato dalla villa comunale di Frosinone lungo il centro della città per attirare l’attenzione su di un mondo che secondo loro sta cadendo a pezzi. “La scuola di oggi non rispecchia le nostre esigenze”. Questo ci dicono mentre li affianchiamo in corteo. Il mondo cambia e va veloce, la scuola è ferma e non proietta gli studenti in un futuro migliore. Gli insegnanti, presenti in numero esiguo al corteo, gridano a gran voce di volere un’altra scuola, alcuni genitori, che hanno sentito l’esigenza di controllare i propri figli durante la manifestazione di protesta, sono scoraggiati per il futuro di questa generazione perché la scuola, dicono, “taglio dopo taglio non garantisce un tipo di istruzione valida per affrontare il mondo del lavoro”. Ci sono tante storie in fila lungo il corteo. C’è una madre che si preoccupa perché l’istituto geometri frequentato dal figlio è un edificio a suo parere fatiscente. “I libri di testo costano molto- aggiunge- e mandare un figlio a scuola oggi non è facile, ma cosa garantisce in cambio l’istruzione di oggi? Interrogativi che restano senza risposta. Gli edifici logori e le classi colme sembrano dare l’aspetto di uno stato che latita sulla sicurezza ed il benessere del suo futuro: i giovani. Gli stessi giovani che oggi 17 Novembre, giornata dello studente, ricordano sfilando, che una scuola diversa è possibile perché ci sono ancora insegnati che ci credono. “La scuola non si arrende” recita un altro messaggio impresso con le bombolette spray su di un lenzuolo. Le frasi ed i moniti sono tanti e dietro ciascuno c’è una forza che vuol cambiare le cose.

Scrivi commento

Commenti: 0