Gli abissi dell'inconscio di Adolfo Loreti.

Quaranta opere, quaranta modi diversi di parlare il linguaggio dell'inconscio attraverso l'arte, dalle le tinte calde e morbide del rosa a quelle più accese e provocanti del giallo.

L'artista Adolfo Loreti, non è un artista didascalico, non svela tutti i dettagli tra le sue pennellate,  lascia che a lavorare sia la fantasia e l'empatia tra l'osservatore e l'opera d'arte. Un percorso ricco di fascino quello allestito presso la villa comunale di Frosinone. Un percorso che svela la fitta trama di ricordi di questo artista, il suo vissuto culturale ed umano.

Allievo di Renato Guttuso, Adolfo Loreti ha impresso nelle sue pennellate la ricerca di quell'incoscio che muove le azioni ed i pensieri dell'uomo. L'inconscio è come una presenza evanescente tra i suo dipinti, appena un accenno che lascia però un segno profondo.

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Commenti: 1
  • #1

    Frosinone Web (lunedì, 26 novembre 2012 18:06)

    Veramente straordinaria,c i andrò