Ilva, a casa anche i 70 lavoratori di Patrica

La chiusura dell’Ilva di Taranto, se sarà confermata, riguarderà anche lo stabilimento di Patrica. Sono una 70ina i lavoratori ciociari che seguono con apprensione le vicende dell’azienda.

Secondo un accordo che doveva essere firmato ieri il sito industriale sarebbe diventato centrale nella strategia dell’Ilva. Qui a Patrica infatti sarebbero dovuti arrivare tutti i pezzi realizzati da Taranto per poi essere modificati e spediti per la vendita.

La firma però non è avvenuta proprio a causa delle notizie che arrivano dalla sede centrale.

Da stamattina alle otto, infatti i badge degli operai dell'Ilva non funzionano più. L'azienda ha comunicato la sospensione immediata di tutte le attività lavorative negli impianti dello stabilimento siderurgico pugliese, a valle del provvedimento di sequestro emesso dal Gip di Taranto, che comporta “in modo ineluttabile l'impossibilità di commercializzare i prodotti e, per conseguenza, la cessazione di ogni attività nonché la chiusura dello stabilimento e di tutti gli stabilimenti del gruppo che dipendono, per la propria attività, da quello di Taranto”, come si legge nella nota stampa emessa dall'Ilva. I dipendenti, dal canto loro, hanno occupato lo stabilimento.

Giovedì prossimo è previsto un incontro tra governo, sindacati ed enti locali a Palazzo Chigi.

Secondo il ministro dell'Ambiente Clini “Quello di giovedì non sarà un incontro interlocutorio. Contiamo di uscire con un provvedimento, lavoriamo a un decreto per l'applicazione dell'Aia. Stiamo lavorando con Monti e i ministri ad una soluzione per l'applicazione dell'Aia, unica strada per il risanamento”.

“Il problema, oggi, è creare le condizioni di agibilità per cui l'azienda possa rispettarla rigorosamente. Io e il Governo andiamo avanti per impedire che si crei situazione per cui non si rispetti la legge e per coniugare lavoro e salute”.

Sono 20mila i lavoratori che rischiano il posto di lavoro tra le sedi di Taranto, Novi Ligure, Genova, Venezia, Frosinone, e l’indotto: il 40% dell’acciaio italiano è prodotto a Taranto.

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