Anagni, corteo per l'ospedale

"L'ospedale non si tocca". E' stato questo lo slogan gridato lungo il centro storico di Anagni dai manifestanti. Erano più di mille questa mattina  tra bambini, anziani, studenti, insegnanti, commercianti, politici e rappresentanti delle associazioni. Tutti uniti per difendere il diritto alla sanità, il diritto al mantenimento del presidio ospedaliero. Tutti hanno volutoi far sentire la propria voce e il proprio dissenso davanti ai tagli regionali alla sanità. Motivo per il quale alla manifestazione hanno aderito anche molti esercenti, mantenendo le serrande abbassate. Anche le scuole di ogni ordine e grado oggi ad Anagni sono chiuse. Gli studenti si sono riversati nel corteo e con tanto di striscioni e slogan hanno fatto sentire la loro voce.

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Commenti: 1
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    Anita (domenica, 02 dicembre 2012 09:08)

    E' una vergogna, non c'è una vera ragione per questa politica contro le strutture sanitarie locali, l'unica ragione è che hanno sprecato, rubato, hanno fatto di tutto e di più. Vogliono privatizzare tutto alle spalle di chi ci ha lavorato e ci lavora, dei dipendenti che non hanno voce in capitolo e dei pazienti che dovranno fare chilometri per avere assistenza. Ma se si guardano le piante organiche ci sono più dirigenti che semplici dipendenti: dirigere cosa significa? Così hanno diretto la sanità? Io ora sto parlando da semplice cittadina che osserva i fatti e ne deduce le conseguenze. Queste le domande che la gente si fa. La Regione che dovrebbe avere il compito di operare al meglio per i cittadini, tutti quelli che sono deputati a controllare che tutto sia fatto per il benessere della popolazione, tutti loro non hanno fatto altro che prendere, prendere, arraffare anzi, senza vergogna. Mah... Io direi di cambiarli tutti adesso che andiamo a votare, perché tutti sono corresponsabili, perché tutti sapevano, e se non sapevano è ancora più grave, e se sapevano e non hanno denunciato significa che non serve a niente che stiano seduti in poltrona alla Regione.