Il Pd e la forza delle primarie

Un confronto vero quello Tra Bersani e Renzi che ha ridato vitalità e forza al partito democratico e a tutto il centro sinistra, ancora più importante se si considera il periodo di crisi della politica e l’avversione del corpo elettorale nei confronti dei suoi rappresentanti istituzionali.

E’ quanto è stato espresso dal partito democratico provinciale nell’ambito della conferenza stampa nella quale si è elogiato il lavoro dei tantissimi volontari che hanno permesso lo svolgimento delle primarie.

Il partito, in sede provinciale, ha già avviato il rinnovamento, grazie ai passi indietro di alcuni dirigenti, tra i quali l’ex segretario del Pd Lucio Migliorelli. Ora il cambiamento dovrà essere realizzato su tutto il territorio nazionale.

Per questo si stanno decidendo i criteri per la scelta dei candidati alle regionali e alle prossime politiche.

L’attuale segretario provinciale del Pd Sara Battisti, è stata chiara: se la legge elettorale non sarà cambiata il partito organizzerà le primarie anche per comporre le liste.

“Il voto di questi giorni, l’affluenza di oltre 21 mila elettori (solo in provincia di Frosinone), ci fa percepire come forza di governo. Per questo ogni giorno ci svegliamo ed è come se avessimo un bollettino di guerra: L’occupazione, la sanità, il riordino delle province. Sono tutti temi che vogliamo affrontare da subito. Non facciamo proclami però”.

Per questo il Pd non parteciperà alla manifestazione di domani a Roma ma sarà comunque nella capitale per incontrare il senatore Walter Vitali, parlamentare e membro della commissione dove si discute appunto il decreto di riordino delle province.

“Quella di Fiorito ed Abbruzzese è una politica che non ci appartiene”. Con il taglio dei consiglieri parlamentari però il rischio che la provincia di Frosinone non possa essere rappresentata è elevato. Per questo la scelta dei nomi e la partecipazione popolare sarà estremamente importante.

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