Frosinone, imprese e famiglie sempre più in difficoltà economiche

“I buoni risultati della provincia di Frosinone in termini di Pil e di produttività del lavoro sembrano non redistribuirsi in maniera omogenea sul territorio, persistendo alcune difficoltà economiche sia da parte delle imprese sia delle famiglie”.

Questo quanto emerge dall’analisi 2012 di Eures per quanto riguarda la provincia di Frosinone.

Vulnerabilità delle imprese molte delle quali muoiono dopo il primo anno di vita. Mancanza di liquidità e conseguente insolvenza. Un punto forte del sistema produttivo del frusinate è rappresentato dalle esportazioni, che grazie alla specializzazione in settori molto competitivi, riescono a mantenere in positivo la bilancia commerciale. Dal lato dell’economia familiare persiste la difficoltà di pagamento dei debiti contratti, a fronte di un livello di reddito per famiglia al di sotto di tutti gli altri territori laziali. Buona la produttività del lavoro, ma il Pil pro-capite è in calo. Le imprese sono sempre più instabili ma migliora il rapporto con il sistema finanziario.

I dati sul lavoro

Come dicevamo Le esportazioni della provincia di Frosinone rappresentano il 24,4% del totale regionale nel 2011, la seconda quota per importanza dopo l’area romana (52,8%), peraltro in crescita del 15,5% rispetto all’anno precedente (+13,8% nel Lazio), grazie ai buoni risultati del settore farmaceutico (+12,5%, pari a +201,5 milioni di euro), dei prodotti tessili e dell’abbigliamento (+67,6%, pari a +111,8 milioni) e degli apparecchi elettrici (+31,5%, pari a 72,7 milioni).

La propensione alle esportazioni della provincia è la più alta della regione (36,2%, a fronte del 10,1% nel Lazio).

La forza dell’export provinciale risiede soprattutto nella specializzazione delle imprese operanti sul territorio in settori ad alto contenuto tecnologico, quali, ad esempio, il comparto dei prodotti farmaceutici e preparati (43,8% sul totale dell’export), degli autoveicoli, rimorchi e semirimorchi (23,4%), e delle apparecchiature elettriche (7,3%). Il valore delle esportazioni medium-high tech sul totale complessivo pesa per il 36,7% (30% nel Lazio), mentre per quelle high tech tale quota sale al 44,7% (39,3% nel Lazio), aumentando peraltro di 21,4 punti rispetto al 2006.

Boom delle sofferenze: sempre più famiglie sono in difficoltà I depositi medi familiari a Giugno 2012 si attestano a 31 mila euro nella provincia di Frosinone, al di sopra della media regionale (30,9 mila euro), crescendo del 3,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Le famiglie del frusinate sono le meno esposte al mercato creditizio, tuttavia il livello delle sofferenze è aumentato del 74,6% tra il 2010 e il 2011, raggiungendo un tasso di insolvenza pari al 6,7% nel 2011, indicativo dello stato di difficoltà dei nuclei familiari. Il reddito medio nel 2011 si attesta a 25,8 mila euro a famiglia (35 mila nel Lazio) confermandosi come il territorio dove i cittadini hanno minori disponibilità economiche;

Persistono le difficoltà nel mercato del lavoro – diminuisce dell’1,4% il numero degli occupati tra il 2010 e il 2011 nella provincia di Frosinone (−0,2% nel Lazio), e il tasso di occupazione si conferma il peggiore (50,3%, a fronte del 58,8% regionale), soprattutto per le donne (35,9% e 49% nel Lazio). Al contempo la diminuzione dei disoccupati nella provincia ciociara (−4,3 tra il 2010 e il 2011) sembra riconducibile all’aumento dell’inattività (dal 44% del 2010 al 43,2% del 2011 il tasso di attività) piuttosto che a un miglioramento della condizione lavorativa dei cittadini. A Frosinone il tasso di disoccupazione è pari al 9,2% nel 2011 (8,9% nel Lazio), rilevando anche per questo indicatore la più ampia differenza di genere (7,2% per i maschi e 12,8% per le femmine).

Per fortuna sono in forte calo gli infortuni sul lavoro (-17,3%) – Nel 2011 gli infortuni sul lavoro regolarmente denunciati all’Inail, nella provincia di Frosinone, risultano 3.812, con una importante

riduzione rispetto all’anno precedente (-17,3%), che attesta la crescente applicazione ed efficacia delle normative a tutela dei lavoratori.

Provincia sicura ma mercato immobiliare in crisi e raccolta differenziata ferma al 6%

Il Mercato immobiliare in crisi. Nel 2011 il mercato immobiliare di Frosinone evidenzia un forte arretramento, con le transazioni immobiliari che passano da 3.416 nel 2010 a 3.228 nel 2011, pari a -5,5% (rispetto al +0,2% regionale), registrando la contrazione più marcata della regione.

Popolazione stabile ma sempre più anziana.Al 1° Gennaio 2012 risultano quasi mezzo milione (pari all’8,7% della popolazione regionale) i residenti della provincia di Frosinone, un dato sostanzialmente stabile rispetto all’anno precedente (-0,02%). L’età media della popolazione risulta pari a 43,6 anni, con un incremento di 3 punti percentuali (il più alto nel Lazio) rispetto al 2000.

Sempre più stranieri a capo delle imprese di Frosinone, ma dall’ambiente arrivano segnali negativi: in forte aumento gli incendi e la raccolta differenziata è ferma al 6,1% rispetto alla media regionale 16,5%.

Le imprese risultano però le più virtuose – Buone le perfomance della provincia di Frosinone per quanto riguarda la certificazione ambientale delle imprese (ISO 14001), aumentando il numero di certificazioni del 16,5% nel 2011 (da 109 a 127 in valori assoluti).

Sicurezza: Frosinone ancora una volta la provincia più sicura del Lazio, ma i reati sono in aumento. Tra i reati diminuiscono soltanto i furti (5.119, pari a -1,3% sul 2010), mentre si rileva una crescita delle rapine (+22,1%, da 113 a 138), delle truffe e reati informatici (+56,9%, da 65 a 102 denunce). Per quanto riguarda i reati di criminalità violenta, risulta in calo il numero degli omicidi (da 3 casi nel 2010 a nessuno nel 2011), aumenta il numero dei tentati omicidi (da 2 a 11), e quello delle violenze sessuali (da 17 a 22).

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