La fabbrica del falso

Una vera e propria fabbrica di falsificazione.

E’ quella che la squadra mobile di Frosinone ha trovato all’interno di un’abitazione di via Licinio Refice.

 

Sequestrati apparecchi per la registrazione dei codici stimmer per il furto dei dati delle carte di credito ed un’attrezzatura completa per ricreare nuove carte, oltre ad una serie di documentazione con le generalità di cittadini italiani che sarebbero state utilizzate per intestare nuove carte di credito.

 

Sequestrati, inoltre, apparecchi elettronici per la captazione di codici segreti necessari per l’attivazione di carte di credito, consistenti in microscopiche telecamere inserite in appositi alloggiamenti che venivano installati sui postmat.

 

A gestire tutto un ingegnoso cittadino rumeno 25enne denunciato per violazione della normativa in materia di carte di credito.

 

L’inchiesta era partita da Latina dove una serie di denunce per clonazione di bancomat hanno fatto scattare le indagini della Squadra Mobile per risalire agli autori di consistenti ammanchi bancari.

 

Qui la polizia è risalita a due pregiudicati già noti alle forze dell’ordine perché dediti a furti e reati contro il patrimonio in genere. Catalin Grecu, 34 anni e Alexandru Potlog, 21 anni, fermati dagli agenti, sono stati trovati con 16 smart card di vario genere sulle cui bande magnetiche risultavano impressi i codici di carte di credito abilitate ad operare su conti correnti coreani. le carte erano nascoste nel vano dell’autoradio all’interno della loro auto.

 

I due erano entrambi residenti a Frosinone e quindi l’attenzione della polizia si è spostata proprio sul capoluogo ciociaro, dove è stato scoperto il terzo complice della banda.

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