Sanità, La protesta delle cliniche private

Bastoni battuti su contenitori di plastica, fischietti, megafoni e tanta rabbia. Questo l'esercito dei dipendenti della clinica San Raffaele in presidio da questa mattina alle dieci sotto il palazzo della prefettura in piazza Della Libertà a Frosinone. Chiedono a Suon di cori e motti il pagamento degli stipendi arretrati ed il diritto inviolabile al lavoro.

Momenti di tensione quando tra i delegati scelti per incontrare il prefetto Soldà sono stati esclusi i rappresentanti della clinica San Raffaele.

I dipendenti hanno tentato di forzare l'ingresso del palazzo del governo ma sono stati   bloccati dalle forze dell'ordine e dalla digos.

Contestazioni anche per i rappresentanti sindacali accusati di essersi venduti. La tensione è salita alle stelle per poi rientrare leggermente grazie alla partecipazione all'incontro di un rappresentante della clinica San Raffaele.

Dal prefetto anche i sindaci di Ripi, Isola Liri, Cassino e Piedimonte San Germano. La prefettura sotto assedio fino alla fine dell'incontro. In prima fila ad imbracciare gli striscioni soprattutto donne agguerrite, madri di famiglia, giovani.

San Raffaele verso la chiusura

Domani mattina partiranno i decreti ingiuntivi nei riguardi dei vertici della clinica San Raffaele di Cassino. L'incontro con il prefetto Soldà non ha fornito e non poteva fornire la soluzione. Decine di lavoratori della clinica san Raffaele sono senza stipendio da quattro mesi. Chi è che non paga questi lavoratori? Il governo ha imposto I tagli alla sanità, le regioni agiscono di conseguenza, i privati non ricevono le sovvenzioni e così ai dipendenti non vengono erogati gli stipendi. L'analisi è dura e non lascia margini alle trattative. A fine dicembre il San Raffaele chiude se non sarà rinnovata la convenzione con la regione. I dipendenti saranno licenziati ed i degenti dovranno lasciare la struttura.

Fumata nera in prefettura. Sindacati aggrediti dai lavoratori che gridano: "Venduti"


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