Latte, gli allevatori pronti a trascorrere la vigilia di natale in tenda.

Agricoltori ed industriali divisi sul prezzo del latte, gli allevatori "cosi non andiamo avanti"

Latte, settore in forte crisi. Gli allevatori sono al bivio. Minacciano di trascorrere la vigilia di Natale dentro una tenda da campeggio pur di ottenere un rilancio del comparto. Questa l’estrema ratio cui ricorreranno se non si smuove niente prima di Natale. La categoria attende un segnale di apertura da parte dell’industria del latte. Ossia quel pezzo del puzzle che lavora la materia prima, acquistata agli allevatori, e la distribuisce. Tra le due parti si è creata una scollatura. L’allevatore capitolino vende all’industria un litro di latte a 39 centesimi, in provincia la quota si abbassa a 34-35 centesimi. Una situazione “pietosa” secondo Coldiretti. L’associazione di categoria dichiara che il prezzo remunerativo più idoneo dovrebbe superare i 45 centesimi. Il produttore di latte, a conti fatti, percepisce meno di quanto percepiva prima dell’introduzione dell’euro. Guardando alle vendite di latte e formaggi invece, secondo stime Coldiretti, l’incremento è del 15%. Sulle nostre tavole finisce un prodotto che parte con un prezzo di 35 centesimi e arriva a costarne 1.60 circa. Motivi per i quali l’associazione di categoria ha indetto un tavolo tecnico per sabato prossimo, 22 dicembre , alle 11.00, presso il “Podere Salita” in via Aurelia al km. 15. E’ stata richiesta la presenza del sindaco Alemanno e l’assessore regionale Di Paolo. Parteciperanno gli allevatori ciociari e laziali per evidenziare un disagio che dura ormai da troppi mesi.

Sono stati convocati tutti i presidenti delle cooperative del settore, i rappresentanti delle organizzazioni agricole e i referenti dei gruppi industriali.

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