Basta tagli alle province

Un ordine del giorno in parlamento per evitare un disastro nei servizi e il rischio della perdita di decine di migliaia di posti di lavoro.

L’odg è stato presentato ieri alla camera dei deputati da Antonello Iannarilli in qualità di presidente dell’Upi Lazio (Unione Province Italiane).

Il Governo ha intenzione di tagliare ulteriormente le risorse delle Province italiane, come stabilito da un articolo della Legge Stabilità, che – secondo Iannarilli - causerebbe enormi disservizi e metterebbe a rischio il posto di lavoro di decine di migliaia di persone in Italia.

Di seguito il testo dell’Odg: “Premesso che le risorse finanziarie trasferite dallo Stato alle Province sono state ridotte (ai sensi del dl 78/10, del dl 201/11 nonché del dl 95/12) di 1.415 milioni di euro  nel 2012, e che il disegno di legge di stabilità per il 2013 ha ulteriormente aggravato tale riduzione portando minori risorse per 2.115 milioni dal 2013, pari al 25% della spesa  corrente sostenuta nel 2011;

Considerato che i tagli sopra descritti sono superiori, per oltre 260 milioni, a quanto effettivamente l’Erario trasferisce alle Province, determinando così un accentramento statale di risorse derivanti da tributi propri provinciali in contrasto con quanto previsto dall’art. 119 Cost.;

Ritenuto che tale riduzione di risorse comprometterà inevitabilmente la funzionalità degli enti, impedendo la normale erogazione dei servizi indispensabili per i cittadini: manutenzione -anche solo ordinaria- di 5179 istituti scolastici superiori, 125 mila km di strade provinciali, 550 centri per l’impiego, nonché il contrasto dei fenomeni di dissesto idrogeologico dei territori;

Ritenuto altresì che anche il pagamento degli stipendi dei 57.000 dipendenti delle Province non è più garantito con tali riduzioni di risorse, e che è in forse il rinnovo dei contratti di quanti oggi assicurano servizi essenziali ai cittadini e ai territori;

Impegna il Governo ad assumere ogni iniziativa utile volta ad assicurare la necessaria riduzione dei tagli per le Province, così da garantire l’erogazione dei servizi ai cittadini, la ripresa degli investimenti locali, nonché il pagamento degli stipendi e il rispetto dei diritti del personale, oggi a forte rischio, in un quadro equo e sostenibile che consenta alle Province di contribuire al risanamento dei conti pubblici senza mandare gli enti in default”.

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