La multiservizi torna in consiglio

Frosinone Multiservizi le sorprese in negativo, e drammatiche, non finiscono mai

Al 31 dicembre ’12, quando finiranno gli ammortizzatori sociali, la presidenza della Frosinone Multiservizi sarà chiamata ad un ingrato compito: licenziare tutti i lavoratori eccedenti i servizi che non saranno prorogati.

Il Comune di Frosinone ha annunciato la propria volontà nella prosecuzione fino alla “pronuncia” della Corte dei Conti sul passaggio ad altra società. Eppure i problemi non sono risolti. Se la Regione Lazio non accoglierà la richiesta di CIG in deroga per un numero sufficiente di ore l’Amministrazione dovrà procedere al licenziamento di alcune decine di persone. In altro caso il Comune per il tempo necessario dovrà ri-prorogare i servizi per un computo economico superiore a quello stabilito in bilancio!

L’Amministrazione di Alatri ha inequivocabilmente affermato la non volontà alla prosecuzione dei servizi con la Società “liberando” 36 lavoratori, così come anche l’Amministrazione Provinciale che ne “liberò” 22.

Circa 11 lavoratori degli 84 della Provincia hanno vinto una discutibile causa con l’azienda che dovrà reimmetterli al lavoro.

Alla luce di queste situazioni, considerando che i posti di lavoro ad oggi sarebbero 147 solo sul comune di Frosinone (con la CIG, beninteso), i lavoratori in corsa per questi posti sono i 147 di Frosinone + 36 di Alatri + 22 della Provincia + 11 degli “84”. Insomma 216 concorrenti per 147 posti. E i criteri di legge da applicare per le scelte sono: carichi di famiglia, anzianità, esigenze tecnico produttive – organizzative.

La logica, e la storia di questa società, vorrebbe che ad occupare i 147 posti sarebbero quelli di Frosinone che da 17 anni lo fanno. Ma il “diritto” fa intendere che, ancora una volta, che il buon senso e la realtà non sono il metro di giudizio sufficienti. Tutti i lavoratori concorreranno per quei posti con criteri generici e che esulano dal percorso lavorativo di ognuno. Ancora un paradosso, quindi, alcune decine di lavoratori di Frosinone potrebbero lasciare il posto ad altri provenienti da altri enti!

E con questi dubbi si è trascinato l’ennesimo incontro azienda/federlazio/enti/sindacati di venerdì 21 dicembre, nel quale l’azienda ha posto le condizioni della necessità di licenziare. Le parti sociali hanno opposto un diniego verso una soluzione parziale e che comunque non consentirebbe la salvezza dei posti a coloro che effettivamente li occupano.

In questo incontro si è cercato invano di far “ragionare” il Comune di Alatri al quale si è chiesto almeno l’affidamento dei servizi per il mese di gennaio nell’attesa di scelte compiute.

Si è anche cercato di sollecitare i presenti a fare pressing verso la Regione Lazio per un incontro entro la fine dell'anno volto a convincerla di necessità di altra CIG in deroga. Ma a questo punto con quali progetti? Con quale futuro quando la Provincia e Alatri se ne sono lavate le mani?

I lavoratori ritengono che l’unica soluzione è fare quello che gli accordi già affermano: il passaggio immediato alla Servizi Strumentali. Ciò consentirebbe il passaggio dei lavoratori che effettivamente coprono quei posti, con contratti e reddito certo, ed una ultima possibile scelta di Alatri di salire sul carro.

Ma “il pensiero unico” dell’Amministrazione di Frosinone è ormai legato alle posizioni della Corte dei Conti, che se pure esprimesse un parere favorevole, ha annunciato Piacentini “il passaggio alla municipalizzata non riguarderebbe tutti i servizi, forse solo tre”.

A questo punto i lavoratori si danno appuntamento al Consiglio Comunale del 27 per cercare di “spiegare” ai consiglieri e alla giunta che l’unica, garantista, strada è quella del passaggio ad altra società.

 

AD OGGI:

CON CIG IN DEROGA, DOVRANNO ESSERE SELEZIONATE 216 PERSONE PER 147 POSTI.

SENZA CIG, 216 PERSONE PER 117 POSTI.

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