Agonia di un Ospedale: lettera aperta di un cittadino di Anagni

Il Comitato Salviamo l’Ospedale di Anagni intende unirsi a chi, in questi giorni, si oppone contro gli ulteriori ridimensionamenti dei servizi sanitari nella Provincia di Frosinone che colpiscono, in particolare, gli ospedali di Alatri e di Sora. Autorevoli personalità della politica e della comunità dei credenti hanno preso, energicamente e senza ambiguità, posizione in favore di queste importanti strutture ospedaliere. Prontamente il presidente della Provincia Iannarilli ha convocato un Consiglio Provinciale per affrontare la situazione, insieme ai Sindaci e al dott. Vicano, direttore pro-tempore della ASL. I rappresentanti politici e religiosi hanno difeso i livelli di assistenza che vanno mantenuti ad Alatri e Sora e il vescovo di Anagni-Alatri si è speso calorosamente per questo obiettivo. Vorremmo, per l’anno nuovo, che tale forte livello di attenzione sia dedicato anche alla situazione dell’Ospedale di Anagni che, nel giro di pochi giorni, ha subito un’ingiustificata quanto illegittima chiusura del Pronto soccorso e dei reparti di degenza, azzerando completamente per l’area nord della Ciociaria i posti letto e i livelli essenziali di assistenza. Tutto questo è avvenuto nel quasi completo silenzio, lasciando una comunità di nove Comuni e 80.000 anime senza una reale assistenza sanitaria. Nell’attuale vuoto di potere, con le dimissioni sia del governo nazionale che di quello regionale, nessun tecnico può pensare di rivedere la rete ospedaliera senza l’approvazione delle rappresentanze istituzionali democraticamente elette dai cittadini e costituzionalmente abilitate a farlo. Tant’è vero che lo stesso Commissario Enrico Bondi dovrà attendere l’insediamento del nuovo governo per avviare i tagli lineari concepiti per la sanità laziale.

Questo ci rafforza nell’idea di fondo che ha sempre sostenuto i nostri ricorsi amministrativi contro la chiusura dell’Ospedale di Anagni, a suo tempo decisa dai decreti del commissario Polverini. Per ribadire questo concetto il Comitato sta pensando, a seguito della riunione del 19 dicembre u.s., di fare un nuovo ricorso al Consiglio di Stato appellando l’ordinanza di martedì 5 dicembre 2012 con la quale il TAR del Lazio ha respinto il nostro ricorso contro il provvedimento del  5 novembre 2012 con il quale, l'attuale dirigenza ASL, ha chiuso i reparti e bloccato le degenze rimodulando il Pronto soccorso a Punto di primo intervento, chiudendo di fatto l’Ospedale di Anagni. Tale ordinanza è stata motivata con la facoltà da parte della ASL di addurre ” ragioni di carattere organizzative connesse all’ìmpossibilità di garantire l’efficienza delle prestazioni sanitarie presso le strutture accorpate o trasformate (Pronto Soccorso in Punto di primo Intervento)”. Di fatto però l’Ospedale di Anagni è stato chiuso e questo ha comportato una revisione della rete ospedaliera che è materia propriamente di pertinenza del Consiglio Regionale del Lazio e non di altri organi amministrativi. Pertanto, in attesa che vengano ricostituite le istituzioni democratiche e si definisca tutto il complesso iter del ricorso amministrativo che il Comitato porterà fino all’ultimo livello del giudizio di merito del Consiglio di Stato, SI CHIEDE alle autorità politiche, amministrative e giudiziarie di sventare lo smantellamento logistico e tecnologico dell’Ospedale di Anagni e di mantenere gli ambulatori e i reparti di diagnostica attualmente esistenti.

Si chiede la massima vigilanza su questo punto anche con azioni decise una delle quali potrebbe essere quella di trasferire la Sede del Comune nei locali dell’ Ospedale, compreso il Corpo di guardia della Polizia Locale, affinché vi sia un presidio permanente per impedire che avvenga l’indebita razzia di macchinari e attrezzature del nostro Ospedale Civile.

Augurando buone feste natalizie, il Comitato augura a tutti un migliore anno nuovo.

Comitato “Salviamo l’ Ospedale di Anagni”

Per info: tel.: 3930723990

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