Nicola Ricciotti è tornato

È tornato al suo splendore il monumento a Nicola Ricciotti.

L’opera era stata oggetto di restauro grazie contributo economico della Presidenza del Consiglio Regionale del Lazio.

Il monumento realizzato da Ernesto Biondi nel 1910, aveva subìto i danni della guerra: perduta l’asta triface, simbolo del trinomio Libertà – Uguaglianza – Fratellanza.

a distanza di 60 anni dal riposizionamento della sola statua, il giorno 21 dicembre 2012 si è realizzato il restauro integrativo, riposizionando la ricostruita asta triface, proprio sulla scorta delle immagini dell’epoca. Questa ricostruzione è stata resa possibile dal contributo economico del Grande Oriente d’Italia – Palazzo Giustiniani, del Collegio dei MM. VV. del Lazio, della R:.L:. "Nicola Ricciotti" all'Or:. di  Roma e dall’opera prestata gratuitamente dell’artista Giuliano Giganti.

Su iniziativa di Domenico Ricciotti si è concluso anche l’esilio dei resti dell’altro grande patriota frusinate dell’ottocento, Luigi Angeloni. Questi, parente del Ricciotti, dopo 42 anni di esilio, morì nella più completa solitudine a Londra. Solo Mazzini ne ricordò il valore in un suo scritto. A 170 anni dalla sua morte è stato possibile seppellirlo a Frosinone, così la terra che ne ha dissolto i resti è stata collocata ai piedi del monumento – sacrario dedicato a Nicola Ricciotti e ai martiri della regione.

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