Frosinone, reati in calo ma l'ordine pubblico è a rischio

Frosinone resta una provincia tranquilla e sicura. Non sono infatti i reati gravi ad essere consumati in Ciociaria, ossia quelli attribuibili a organizzazioni criminali vere e proprie, che invece risultano in diminuzione rispetto al 2011. Tuttavia sono in forte aumento quelli causati dalla crisi economica: furti, piccole rapine. Non ci sono assalti alle banche, operazioni che richiederebbero professionalità ed organizzazione, ma rapine a negozi, uffici postali o gioiellerie. C’è poi un fenomeno in crescita che è quello dei furti ai supermercati, un fenomeno figlio della povertà. E quando vengono catturati o denunciati i responsabili dei reati sono sempre più ciociari e meno stranieri o campani. Questa la fotografia che viene fuori a leggere i dati forniti dal questore di Frosinone. Il 2012 è stato un anno in cui almeno la metà dei fatti criminosi sono stati assicurati alla giustizia ma dietro l’angolo c’è una crisi economica che attanaglia la provincia e che minaccia di diventare terreno fertile per la microcriminalità di ogni tipo. I criminali ciociari prediligono le truffe, un tipo di reato sempre di moda, meno le estorsioni o l’usura, anche se per quest’ultimo caso bisognerebbe fare un altro discorso. L’usura è un reato difficile da riscontrare senza la collaborazione della vittima. Non si sono registrate per il 2012 violenze sessuali nei confronti di minorenni. La Droga invece è in diminuzione. Non solo anche i pochi spacciatori rimasti si sarebbero adattati alla crisi economica elaborando pastiglie sempre più piccole e quindi meno costose. Quello che preoccupa le forze dell’ordine quindi non è un aumento della criminalità organizzata quanto un dilagare della piccola criminalità dovuta ad una disoccupazione che cresce ogni giorno di più. Al 31 dicembre sono in arrivo una serie di licenziamenti che la questura di Frosinone dovrà affrontare anche nelle manifestazioni plateali che mettono a rischio l’ordine pubblico.

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