Una fontana di pregio storico salvata da un costoso restauro ed oggi lasciata all'incuria

Frosinone. La fontana Livio De Carolis.
Frosinone. La fontana Livio De Carolis.

Sono stata in silenzio sino ad ora con la speranza che qualche amministratore prendesse a cuore e portasse avanti alcune iniziative delle precedenti amministrazioni finalizzate al decoro e al rispetto del patrimonio storico-culturale della nostra Città e invece, con grande amarezza, ho avuto la conferma che il mio timore era più che fondato.

Con quale coraggio si vanificano gli sforzi fatti per riportare all’antico splendore una fontana storica, come quella di Piazza Madonna della Neve, datata 1711, e con quale coraggio non si rispettano tutti quegli sponsor che, pur non avendo avuto alcun obbligo nei confronti della città, hanno permesso un vero e proprio restauro conservativo della Fontana “Livio de Carolis”! Senza i loro “settantatremila euro”, regolarmente versati nelle casse comunali nel 2007, dopo che un consigliere aveva impiegato ben tre anni per reperirli, la fontana non sarebbe mai stata restaurata.
Mi piace ricordare che, solo per l’elaborazione del progetto di restauro, visto che trattavasi di un manufatto di interesse storico-architettonico, ci fu bisogno della conoscenza della sua storia, della sua forma, della sua consistenza materica; diversamente non è possibile salvarne la memoria se questi aspetti non sono studiati, analizzati e ricercati.
Per lettura storica di questa fontana monumentale, sono state necessarie ricerche di archivio, non solo per lo studio delle origini, degli avvenimenti che hanno delineato i caratteri stilistici, ma anche per la conoscenza dell’evoluzione che ogni parte che ne compone la sua interezza può aver subito.
Il restauro richiese, dunque, l’elaborazione di una sorta di anamnesi dell’opera, tramite una ricostruzione cronologica di tutti quegli elementi che hanno apportato modifiche allo stato originario, senza tralasciare lo studio degli aspetti morfologici e le relative trasformazioni del territorio circostante.
Grazie a questo restauro è stato anche realizzato un impianto di ricircolo per risparmiare migliaia di metri cubi di acqua potabile, (cioè tutta quell’acqua che, dalla vasca, si disperdeva nell’ambiente).
Durante i lavori, il Comune offrì la possibilità alle scuole interessate di assistere alle varie fasi del restauro e ricordo con affetto il progetto condiviso con il Liceo Artistico “A.G.Bragaglia” i cui studenti realizzarono opere pittoriche per una mostra che venne allestita il giorno di restituzione alla città della fontana restaurata.
Solo dando l’esempio alle nuove generazioni si può sperare di avere buoni amministratori domani!
E invece, tanto impegno, pazienza e tenacia buttati al macero...
In pochissimo tempo questa fontana ora non ha più neanche il getto d’acqua funzionante, è completamente abbandonata e sporca però, in questo periodo, le è stato messo un “abito natalizio” quasi a voler distrarre il cittadino dallo stato di abbandono in cui versa. Non ci sono parole per commentare uno stato di cose simile!
E che non si risponda che non ci sono i fondi per evitare che torni al degrado perchè ho dimostrato che, quando si vuole, si può anche senza avere la disponibilità economica!

Gerardina Morelli

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