Arrivano i saldi scacciacrisi

Sono partiti oggi i saldi invernali per alcune regioni italiane: Basilicata, Campania e Sicilia. Da sabato 5 gennaio ci saranno quelli delle altre regioni compreso il Lazio. Ma sia le associazioni dei dettaglianti, sia quelle dei consumatori, vedono gli italiani alla caccia dell'occasione con pochi soldi da spendere nelle tasche. Secondo Confcommercio ogni famiglia spenderà in media 350 euro per l'acquisto di capi d'abbigliamento ed accessori, per un valore complessivo di 5,6 miliardi, pari al 18% del fatturato di questi comparti. L’acquisto medio a persona è stimato intorno alle 150 euro. I saldi dovrebbero ribaltare una situazione di crisi economica del settore commercio che però difficilmente raggiungerà l’obiettivo. Già prima di Natale infatti sono stati molti i negozianti che hanno effettuato vendite al ribasso anche se nessuno di questi ha superato il 20%. I saldi di fine stagione rappresentano quindi una grande opportunità sia per chi vende che per chi acquista. Tuttavia le prospettive anche per il 2013 non sono buone. Come ci dice Antonio Bottini (vedi intervista) presidente del Cidec ci si aspetta un anno di transizione nel quale non saranno pochi i negozi in provincia di Frosinone che rischiano la chiusura. C’è bisogno di politiche più mirate ed una programmazione di ampio respiro.

Intanto per coloro che si affidano ai saldi per comprare quel particolare capo la Confcommercio ha stilato un vademecum su come comportarsi.
Per quanto riguarda i cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (art. 1519 ter cod. civile introdotto da D.L.vo n. 24/2002). In questo caso scatta l'obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.

Per la prova dei capi: non c'è obbligo. E' rimesso alla discrezionalità del negoziante.
Per quel che concerne i pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante qualora sia esposto nel punto vendita l'adesivo che attesta la relativa convenzione.
I prodotti in vendita. I capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Tuttavia nulla vieta di porre in vendita anche capi appartenenti non alla stagione in corso.
Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.

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