Iannarilli se ne va...

Iannarilli se ne va, il consiglio ha votato la sua decadenza, e tira le somme del suo mandato da presidente della provincia.

Tante cose sono state fatte, per molte altre lascia dei rimpianti.

La scelta di andar via (perché di sua scelta si tratta: il consiglio non è stato folgorato sulla via di Damasco, accorgendosi improvvisamente dell’incompatibilità delle cariche di parlamentare e presidente della provincia) è finalizzata alla prossima tornata elettorale.

Antonello Iannarilli non aspira però ad un posto alla Camera, bensì vuole tornare in regione e magari ricoprire proprio quell’incarico, che fu già suo, di assessore all’agricoltura dove, dice, ancora lo rimpiangono.

Se vince Storace, scelta “azzeccatissima” ed avallata anche dal presidente del suo partito, non ci saranno problemi “con Storace ci sentiamo quasi quotidianamente”.

In fondo alla provincia di Frosinone è mancata la rappresentanza ai livelli più alti (come ha detto, dall’altra parte della barricata, Francesco Scalia precedente presidente della provincia e con una poltrona “quasi” sicura in senato). Ma questo è forse l’unico concetto in cui i due (Iannarilli e Scalia) vanno d’accordo. Per il resto non ci sono convergenze. Ottima l’amministrazione di Scalia nei suoi nove anni di presidenza (fonte Pd), disastrosa e “ballerina” (fonte Pdl). Tanto disastrosa che la Corte dei Conti ha presentato ben 178 pagine di contestazioni. Per fortuna che l’amministrazione Iannarilli ha dimostrato che “non era possibile rintracciare i dati” e quindi “siamo andati avanti a partire da noi”. E quali sono allora le eccellenze che Iannarilli lascia in eredità? Innanzitutto l’ambiente: “abbiamo rilasciato le AIA (autorizzazione integrata ambientale) alle aziende del territorio, senza le quali avremmo pagato all’Europa sanzioni per milioni di euro”. Approvato il programma per la raccolta differenziata 2012-14. Stando ai dati, che però si riferiscono al 2010, sono diversi i comuni virtuosi che differenziano per il 30% con picchi che arrivano al 60%. Iannarilli evita però di commentare che ora parte dei rifiuti di Roma verranno smaltiti in provincia di Frosinone (secondo le indicazioni del ministro Clini). Cosa che non avrà ricadute positive per l’ambiente. Tra i risultati positivi la sistemazione della 155 per Fiuggi e gli affitti delle scuole (circa un milione di euro in meno). Grande attenzione anche sul fronte occupazione con l’istituzione del comitato per lo sviluppo nato da appena sei mesi. Un tavolo attorno al quale riunire le parti sociali. (Notizia dell’ultim’ora: proroga della Cigs ai lavoratori Videocon per 4 mesi).

Con Scalia, Iannarilli torna a polemizzare per il progetto Aeroporto e per l’interporto. Il primo si è dimostrato irrealizzabile e c’è ancora una particella di terreno rimasta agricola e quindi inutilizzabile. Inoltre la provincia ha anticipato due milioni e 600 mila euro per l’aeroporto e circa 700 mila per l’interporto, soldi che adesso dovranno assolutamente essere recuperati. “Forse con la vendita dei beni ai privati…”. Il problema dei finanziamenti comunque ha fatto da collante per tutti i settori. Per la cultura per esempio: I grandi eventi come il Certamen di Arpino, Atina jazz, Cassino Arte, non potranno essere ripetuti. Nel 2013 nel bilancio della provincia verranno a mancare ben 8 milioni di euro. Questo si rifletterà anche sulla mancata manutenzione delle scuole e delle strade. Insomma dopo di lui il nulla. Si perché senza soldi ci si potrà occupare solo di ordinaria amministrazione. Iannarilli però non ha voluto nominare personalmente il suo successore ma ha delegato il capogruppo del suo partito Giuseppe Patrizi. Una scelta che avverrà in tre mosse, il consiglio di domani, quello del 5, ed un altro, probabilmente il 10 gennaio. Per allora si saprà chi sarà il vice “sostituto” presidente che guiderà la nave sino a fine della legislatura.

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Commenti: 1
  • #1

    Frosinone Web (mercoledì, 02 gennaio 2013 19:13)


    Da Facebook Pompeo Tedeschi


    Appresa la notizia, data con molta prudenza dal Presidente Jannarilli, mi e' venuto da pensare. visto che siamo in periodo di saldi , anche la CIGS rientra nei saldi....?. Mi pongo alcune domande, ma di che tipo di cassa integrazione si sta' parlando, la proroga per fallimento , oppure altro ? I lavoratori ormai esasperati sono pronti ad accettare tutto, giustamente, ma se l'art 3, comma 2 della legge 223 dice che in caso di cigs fallimentari ci si deve attenere a certe regole, e se viene fatta la richiesta di sei mesi che spettano per legge, come mai ne vengono concessi quattro, qualcosa non quadra, di che cigs si sta' parlando? Scusate, solo una mia riflessione, tanto presto si avranno notizie certe..... Giustamente ben vengano anche i quattro mesi, in questo momento va bene tutto, ma qualcosa non mi quadra.... Comunque notizia da prendere con molta prudenza, nulla ancora e' ufficiale...... Buona serata a tutti.....