Rifiuti, la Provincia si prepara alla battaglia

Frosinone non ci sta a diventare la pattumiera di Roma e si prepara alla battaglia contro il decreto Clini.

Per domani il presidente della provincia Antonello Iannarilli ha convocato una riunione con tutti i sindaci del territorio per decidere come contrastare il decreto del governo.

“Clini, degno esponente di un governo insensibile a qualsiasi istanza e a qualsiasi sofferenza della gente, se ne infischia bellamente di avere a che fare con persone, famiglie, comunità e governi territoriali votati democraticamente, chiamati alla  rappresentanza”.

La quasi tutti i finanziamenti regionali prendono la direzione della capitale, la quale però non si è attrezzata, come hanno fatto le altre province per la raccolta differenziata. Ed ora i suoi rifiuti li manda in provincia. E’ un assurdo che il presidente Iannarilli non riesce a digerire. “Roma Capitale continua a fare raccolta differenziata da terzo mondo e dovrebbe essere l’esempio per l’intera nazione avendo, tra l’altro, al contrario di noi, tutte le risorse economiche che vuole”. Invece, secondo il decreto, ci toccherà un terzo dei rifiuti prodotti da Roma senza sapere che fine faranno le sostanze prodotte dopo il trattamento nei termovalorizzatori e negli impianti di riciclaggio. Ovvio che resteranno in provincia. “Clini conosce San Vittore? Conosce Colfelice? Conosce la discarica di Roccasecca? Sa che sono stati pensati e costruiti per far fronte ai rifiuti di una provincia di 500.000 abitanti cioè, più o meno, un paio di quartieri popolosi della Capitale?” Come ammette lo stesso Iannarilli la domanda è retorica. “E’ ora di dire basta” per questo il quasi ex presidente della provincia ha convocato per domani mattina alle ore 10 nella sala di rappresentanza di Palazzo Iacobucci, tutti i Sindaci, i Parlamentari e i Consiglieri regionali eletti nella provincia di Frosinone per discutere sul da farsi.

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