Frosinone. Allarme povertà. A lanciarlo il Vescovo Monsignor Ambrogio Spreafico

Frosinone. Il vescovo della diocesi di Frosinone, Monsignor Ambrogio Spreafico
Frosinone. Il vescovo della diocesi di Frosinone, Monsignor Ambrogio Spreafico

“La povertà è in aumento, serve tanta solidarietà: chi più ha, aiuti chi non è in condizioni tranquille.”

Con queste parole il vescovo della diocesi di Frosinone, Veroli, Ferentino Monsignor Ambrogio Spreafico lancia l’allarme povertà. Aumentano le famiglie indigenti a Frosinone. Noi di Frosinoneweb ne abbiamo parlato in precedenza ma torna a parlarne anche il vescovo che quotidianamente raccoglie il disagio dei suoi parrocchiani. Monsignor Ambrogio Spreafico, sensibile e attento all’andamento della crisi economica sul territorio, ha ribadito (fonte ansa) che “La crisi del lavoro in Ciociaria è allarmante. E' un momento delicato con tante famiglie in difficoltà ed i centri di ascolto della Caritas sono pieni di gente. La Chiesa sta facendo quello che può''. L’appello del Vescovo punta a scuotere le coscienze. Spreafico vuole sensibilizzare i cittadini che hanno di più a guardare il vicino di casa che soffre per andare avanti, ma anche le istituzioni e gli imprenditori: “Bisogna lavorare per creare delle alternative sul territorio”. La crisi sta portando alla chiusura di tante attività ed imprese. Ci sono persone che all’età di 50 anni perdono il lavoro e magari era l’unico mezzo con il quale mantenere anche i figli disoccupati che vivono ancora in casa. Una situazione d’emergenza alla quale la diocesi di Frosinone lo scorso anno proprio di questo periodo ha cercato di far fronte creando un “Fondo di solidarietà per le famiglie”. Voluto proprio dal Vescovo Spreafico, il progetto è coordinato dalla Caritas diocesana. Ricordiamo che per l’istituzione del Fondo è stato creato l'apposito Conto Corrente Bancario n. 10259398 presso la sede di Frosinone della Banca del Frusinate (codice Iban IT 17 S 05297 14801 000010269595) e chiunque potrà donare qualcosa secondo le proprie possibilità.

Qualche dato. Sono settecentotrenta (730) le famiglie che soltanto nell’anno 2011 si sono rivolte alla caritas per chiedere un aiuto. Circa duemila i colloqui. Sintomo del fatto che la stessa famiglia si rivolge alla Caritas tre volte l’anno, spesso nella condizione di non poter pagare neanche le utenze domestiche.A loro disposizione la caritas mette generi di prima necessità oltre ad abiti e scarpe frutto di donazioni.

 

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