Intervista ad una... quasi senatrice

Parte oggi la campagna elettorale di Maria Spilabotte candidata per il partito democratico al Senato della Repubblica. Maria è già consigliere comunale di Frosinone. Ha lavorato presso la regione Lazio e al parlamento europeo. Vuole mettere la sua esperienza al servizio dei cittadini ed è nella lista Pd al numero 10 una posizione “blindata”, la definisce lei, ossia sicura dell’elezione. Ciononostante, per la campagna elettorale, vuole visitare tutti i 91 comuni della provincia di Frosinone. Ha 40 anni compiuti da poco quindi probabilmente sarà la più giovane senatrice d’Italia. L’abbiamo intervistata su Facebook.

Innanzitutto, questa è la sua prima esperienza in parlamento che cosa si aspetta?

Mi sento una grande responsabilità. Però penso di fare bene, perché ho sempre lavorato per gli interessi generali e penso che questo territorio abbia bisogno per il suo riscatto e per la sua crescita, di persone che si impegnano come me , che mettono a disposizione serietà, competenza, onestà, principi e valori non negoziabili.

Sarà un po' dura riguadagnare la fiducia dei cittadini dopo lo scandalo Lazio... come pensa di fare perché la gente non faccia di tutta un'erba un fascio? Oggi è difficile essere creduti e credibili...

È difficile perché la credibilità si costruisce con l'impegno di una vita. Io non ho paura né di non essere creduta né di essere fraintesa. La gente sa che di me si può fidare, è un rapporto che ho costruito nel tempo. Una conferma mi è venuta dalla scelta del popolo delle primarie che mi ha votato in massa. 2812 sono un bel successo e la conferma di un rapporto consolidato con la gente. chi ha riposto fiducia in me non sarà deluso!

Forse le servirà qualche voto in più per l'elezione al senato, se lo è già fatto qualche conto? Tenendo presente la posizione nella lista...

Io occupo una posizione blindata, sono al decimo posto della lista. Quando perdiamo nel Lazio ne eleggiamo 12, quando si vince arriviamo a 16. questo non vuol dire che io non sia impegnata in campagna elettorale. Già da ieri ho avviato una grande campagna di ascolto che mi porterà a visitare tutti i 91 comuni della nostra provincia per incontrare amici, elettori, associazioni ... vorrei per il partito in provincia di Frosinone un risultato eccezionale. Deve tornare ad essere il primo partito. Anche su Frosinone città mi aspetto un risultato importante e significativo che possa rappresentare il primo avviso di sfratto per la giunta Ottaviani.

Le ricordo che è candidata al senato. La sua "politica" dovrebbe avere ben altri programmi che sfrattare Ottaviani. Ha pensato che ruolo reciterà in parlamento e che tipo di battaglie porterà avanti?

Il mio partito eleggerà il 40 % dei suoi parlamentari donne. Le primarie hanno permesso che si realizzasse un cambiamento generazionale e culturale nelle istituzioni. Penso che si possa fare squadra per affrontare definitivamente e dare risposte concrete al tema dei diritti civili e ai temi cosiddetti eticamente sensibili. Penso alle unioni civili, al fine vita, al divorzio breve, alla ricerca sulle cellule staminali, al testamento biologico. sono temi importanti alla stessa stregua del lavoro e dello sviluppo. Sono in stretto legame con la vita economica dei cittadini e con la crescita dell'intero Paese. Mi occuperò anche di dare voce alle esigenze delle donne chiedendo al nuovo governo un welfare efficiente che consenta alle donne di lavorare senza per forza essere l'architrave dei servizi sociali che lo Stato non riesce a garantire; l'estensione dell'indennità di maternità, la tutela della legge 194, il ripristino della legge 188/207 contro le cosiddette dimissioni in bianco.

sono tante le cose che si debbono fare, ciò non toglie che non si possa pensare a riprendersi il governo della città.

Il territorio è importante ma spesso il singolo parlamentare ha poca possibilità di portare avanti le istanze del proprio territorio. Cosa si può fare e cosa intende fare in particolare per la provincia di Frosinone?

Lavoro, sanità, occupazione, politiche industriali, cultura. Il progetto è comune. Si lavorerà per il Paese intero facendo in modo che tutte le scelte abbiano ricadute positive sul territorio. Penso al problema della Videocon che rappresenta una vera e propria emergenza, insieme alla crisi che il settore industriale manifatturiero di questa provincia sta attraversando. Uno dei problemi maggiori è rappresentato dalla difficoltà dell'accesso al credito. Ecco, penso che si possa intervenire in questa direzione. Poi penso alla cultura. Ci sono paesi che investono, come il regno unito o la Germania quasi 70 miliardi di pil occupando quasi un milione di addetti. Solo in Italia Tremonti, che forse oggi si candida ad essere il premier di pdl-lega, ha avuto il coraggio di dichiarare che con la cultura non si mangia. Io penso che possa essere un volano e una scelta strategica per l'economia e la nostra provincia ha tanto da dare in questo settore.

Sulla sanità poi è necessario intervenire eliminando gli sprechi dove effettivamente ci sono. l'ospedale di Frosinone ha bisogno di vedersi riconosciuto il dea di II livello, che venga modificato il piano sanitario per aumentare i posti letto secondo gli standard europei, si deve porre fine ad una anomalia tutta italiana della possibilità che un medico lavori nel pubblico e nel privato.

Un'ultima domanda. Continuerà ad ascoltare i suoi elettori anche dopo l'elezione? In che modo?

Evidentemente lei deve essere rimasto molto deluso dai suoi politici di riferimento. Io non mi dimentico dei miei elettori così come non mi dimentico degli amici, degli affetti e della famiglia. Il rapporto con loro si manterrà sempre vivo perché mai verrà meno l'impegno che ho preso con loro: quello di ridare lustro e dignità ad un territorio mortificato e fiaccato, di ridare speranza ai cittadini che vi abitano e ai giovani perché si riapproprino del futuro che è stato loro scippato. Grazie per l'opportunità che mi ha dato. Sono a disposizione

La presunzione di sapere che il sottoscritto sia rimasto deluso non so da dove trae i presupposti, ma glissiamo. E' d'accordo sulla pubblicazione di questa intervista?

Certo.

 

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