Cala il numero dei reati commessi in provincia di Frosinone. Il 10% in meno rispetto allo scorso anno. Un risultato eccellente se si considera che nello stesso periodo in Italia c’è stato un aumento proprio del 10%.
Un vero e proprio successo quindi dovuto ad una maggiore presenza dei carabinieri sul territorio: più di duemila servizi esterni che hanno consentito al comando provinciale di lavorare sulla prevenzione e meno sulla repressione dei delitti commessi.
Fondamentale, in questo risultato, oltre alla collaborazione con le altre forze di polizia, con le procure e con le istituzioni del territorio anche la cooperazione dei cittadini.
Molti reati sono stati evitati infatti perché i cittadini della provincia hanno chiamato per avvertire della presenza di persone sospette.
Che si è lavorato molto sulla prevenzione risulta anche dall’alto numero di fogli di via obbligatori, quelle misure che si prendono nei confronti di persone, per lo più, pregiudicati che, senza giustificato motivo si trovano nei pressi di obiettivi sensibili (banche, uffici postali etc.).
In aumento invece i reati commessi da giovani, in particolare gli scippi, e quelli che hanno una sola causa: la crisi economica. Su questo i carabinieri sono stati più sensibili, denunciando si, ma evitando di arrestare chi, nel corso del 2012, è stato sorpreso a rubare generi alimentari. In aumento anche i reati di stalking. In questo caso però, spiega il comandate provinciale, non si tratta di un vero e proprio aumento dei crimini commessi ma di un aumento delle denunce. La presenza dei carabinieri sul territorio si è fatta sentire anche sul fronte dei reati ambientali con 121 persone denunciate e 51 sequestri. Nel 2012 i militari si sono occupati pure di abusivismo: 30 le persone denunciate e 15 i sequestri. Insomma dati più che positivi che superano quelli del 2011 anno in cui si pensava che difficilmente si sarebbe potuto fare di più.
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