Rifiuti. Clini va avanti per la sua strada

Quasi tre ore di discussione accesa tra il Ministro dell’ambiente Corrado Clini e la delegazione ciociara.

Alla fine però ognuno è rimasto sulle sue posizioni.

I cinque sindaci presenti (Pontecorvo, San Giovanni Incarico, Roccasecca, Colfelice, Roccadarce) hanno ribadito il loro no insieme al presidente della Provincia Giuseppe Patrizi e al presidente della Saf Cesare Fardelli.

Questi ultimi hanno cercato di mediare col Ministro spiegandogli le problematiche dell’impianto di Colfelice che non potrebbe sopportare il carico di rifiuti romani.

A sostegno dell’impossibilità di accogliere i rifiuti anche la situazione ambientale della valle del Sacco, l’esasperazione di una provincia ormai stanca di veleni e inquinanti.

Il Ministro però non ha voluto sentire ragioni ed è persuaso ad andare avanti sulla sua strada.

L’impianto di Colfelice ha detto, è stato realizzato con soldi pubblici, può sostenere un carico sicuramente maggiore di quello che sostiene abitualmente, quindi non c’è motivo per non utilizzarlo soprattutto in questo momento in cui c’è una situazione di grave emergenza.

L’unica concessione fatta alla delegazione ciociara saranno le verifiche.

Oltre al Noe arriveranno a Colfelice i tecnici del ministero che dovranno accertare se Colfelice abbia o no le potenzialità per accogliere i rifiuti romani. Fatta questa verifica però se il responso dovesse essere positivo non ci sarà più nessun motivo per impedire l’arrivo dei camion con i rifiuti romani.

I tempi. Ci vorrà forse una settimana di tempo perché tutte le verifiche possano essere concluse e dopodiché si passerà all’azione.

La regola vale anche per la provincia di Latina. Anche li arriveranno i carabinieri del Noe ed i tecnici del ministero per verificare se l’impianto può sopportare il carico dei rifiuti previsto. Ed anche li se Il Noe darà l’ok arriveranno i camion da Roma.

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