Il "Tiravanti" da monumento allo spreco a polo culturale

Frosinone. Lo storico edificio "Tiravanti" (foto FRWEB)
Frosinone. Lo storico edificio "Tiravanti" (foto FRWEB)

Frosinone. Degrado, spreco ed inefficienza che oggi caratterizzano uno dei punti centrali di Frosinone ovvero la zona che insiste a ridosso dell'edificio storico "Tiravanti" lungo viale Mazzini, saranno sostituiti da un polo della cultura. Una zona completamente nuova e studiata nei particolari (ancora teorici) per diventare punto di forza ed attrattiva della città. Questo almeno l'obiettivo per il 2013 della giunta Ottaviani. Sulla superficie attualmente utilizzata come pista skateboard dai ragazzi sorgerà una teca in vetro illuminata di notte con tanto di circuito calpestabile tutt'intorno. All'interno si pensa di allestire esposizioni permanenti delle opere artistiche dei ragazzi dell'Accademia e degli artisti del territorio. Al disotto, dove attualmente versano in stato di abbandono gli ex locali della polizia municipale, verrà organizzata la pinacoteca. La biblioteca attualmente allocata in spazi angusti e non idonei nella storica sede di corso della repubblica troverà spazio proprio in quei locali. In questo modo si pensa di risolvere anche lo storico problema dell'agibilità della biblioteca stessa non fruibile attualmente neanche ai portatori d'handicap a causa della proibitiva scalinata di accesso. "In un periodo di crisi economica abbiamo ritenuto che anziché acquistare nuovi edifici si investe su quelli preesistenti - afferma il sindaco Nicola Ottaviani- il Tiravanti è un edificio importante per Frosinone, gode di un panorama e di una luce splendidi, spazi ampi. Si presta a diventare vera attrattiva culturale della città. Per questo l'abbiamo scelta per ospitare i ragazzi dell'Accademia delle belle arti, 200 arriveranno dalla sede distaccata di Ferentino, tutt'intorno a questo edificio si andrà a costruire un polo culturale." Attualmente il "Tiravanti" è un grande monumento allo spreco. Sette classi con gli alunni delle elementari per tre piani di edificio il cui impianto termico funziona a regime anche in spazi non utilizzati. Sono 950mq da valorizzare. Si tratta dell'unico edifico di Frosinone ad avere la certificazione statica. "Vogliamo uno studio tecnico di fattibilità per questo progetto che mi sembra molto buono - afferma Giorgio  Bruno Civello dell'Afam - cosi come abbiamo sostenuto l'amministrazione nella ristrutturazione del conservatorio sosterremo anche il progetto di riqualificazione per l' accademia che non può continuare ad ospitare i ragazzi in una sede fatiscente come quella attuale che fa inorridire gli studenti stranieri. Riqualificare quest'area sarebbe un valore aggiunto per la città. Sono cinque anni che vengo qui e non si conclude niente, spero che questa sia la volta buona."

Piazzale antistante il Tiravanti sul quale sorgerà la teca espositiva in vetro


Polo culturale attrattiva per la città.  Il valore e le potenzialità di questo progetto di riqualificazione sono enormi. Coniuga formazione, esposizione, attrattiva culturale. Entro la fine del mese è attesa la delibera. Gli unici a non mostrare entusiasmo per questo paventato cambiamento sono gli ospiti del Tiravanti che non vogliono essere sfrattati dalla struttura. IL sindaco Ottaviani ha rassicurato le maestre. "Non assisteremo ad un esodo, ci stiamo organizzando per scuole sicure ed efficienti. Dobbiamo fare le cose che servono. Al Tiravanti non si riformeranno le prime classi. Quelle che ci sono restano e termineranno il corso in quella sede." In pratica la scuola elementare in futuro non sarà più ospitata nel Tiravanti. Il centro storico non avrà più una scuola elementare ma è pur vero che, se il progetto avrà esecuzione, la città di Frosinone assisterà ad un cambiamento epocale. L'Accademia delle belle arti unitamente al conservatorio, al teatro che nascerà e alla pinacoteca, biblioteca, daranno vita ad un circuito culturale intorno al quale si può costruire un futuro.

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Commenti: 1
  • #1

    Antonio Cecere (giovedì, 31 gennaio 2013 08:29)

    Speriamo che finalmente si dia inizio ad una politica di razionalizzazione delle risorse ed a una maggiore attenzione alle esigenze dello sviluppo culturale della città.