Rifiuti, Il tar rinvia al sette febbraio

Tutto rinviato al sette di febbraio. Per ora il tar non ha deciso se sospendere o meno il decreto Clini sui rifiuti romani. D’accordo con Il commissario Sottile però si è deciso di attendere ancora qualche giorno per tale decisione.

Questo in estrema sintesi quanto emerso dall’incontro di questa mattina a Roma presso il Tar del Lazio al quale erano stati presentati ben due ricorsi, quello della provincia di Frosinone quello della Saf.

Entrambi chiedevano di bloccare il decreto del Governo che dispone il trattamento di parte dei rifiuti romani presso l’impianto di Colfelice.

Il giudice amministrativo ha ascoltato le parti, sia le ragioni del commissario ad acta Goffredo Sottile sia i sindaci ciociari. Per l’amministrazione provinciale di Frosinone era presente l’avvocato.

Questi ha spiegato che l’impianto di Colfelice non può supportare oltre 400 tonnellate di rifiuti provenienti dalla capitale. Di contro Il commissario Sottile avrebbe dovuto presentare il responso dei carabinieri del Noe a supporto delle proprie ragioni.

La relazione però non è ancora arrivata ed il tar si è aggiornato alla settimana prossima. Nessuna sospensiva quindi, solo un accordo tra le parti in attesa che lo stesso tribunale amministrativo si pronunci in merito.

I commenti...

Giuseppe Patrizi, Pres. Provincia

“Sulla vicenda dei rifiuti di Roma la Provincia di Frosinone, come è noto, ha presentato un dettagliato ricorso e ora attende le decisioni della magistratura competente. Questa mattina abbiamo ottenuto che, finché non ci saranno i pronunciamenti degli organismi che si stanno occupando dei controlli e della Camera di Consiglio, neanche un camion di rifiuti arriverà dalla Capitale. Ci opponiamo come dobbiamo, dunque, con i mezzi a nostra disposizione contro il grave aggravio delle condizioni ambientali del nostro territorio che vogliono perpetrare. Voglio però sottolineare l’aspetto politico di questa vicenda che, a mio avviso, si tenta di far passare sotto traccia. La Provincia di Roma non ha ottemperato a quanto doveva per il trattamento dei suoi rifiuti e ora, bellamente, scarica sugli altri territori e soprattutto nel nostro, il risultato della propria incapacità. Il presidente uscente della Provincia di Roma, Zingaretti, è il principale protagonista di questa vicenda e nessuno si preoccupa di stigmatizzare come, da candidato alla presidenza della nostra regione, se ne stia infischiando bellamente dei problemi che scarica sugli altri territori. Immagino fin da ora quale potrà essere la sua imparzialità se dovesse diventare il governatore del Lazio”.


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