Crac Midal. Sandro Silenzi oggi affronta l'interrogatorio del Gip

Crac Midal. Gli interrogatori. Sono fissati per oggi presso il tribunale di Latina gli interrogatori di garanzia a carico del commercialista di Frosinone Sandro Silenzi arrestato insieme ad altre quattro persone dalla guardia di finanza in merito alla vicenda del crac Midal, la società operante nel settore della grande distribuzione alimentare dichiarata fallita con sentenza del tribunale il 20 gennaio del 2012. Tra i reati ipotizzati, bancarotta fraudolenta per distrazione, documentale e preferenziale e ricorso abusivo al credito. Silenzi sarebbe coinvolto in quanto revisore dei conti della società. 

Un uomo provato. Il professionista, difeso dal legale di fiducia Vittorio Perlini, è agli arresti domiciliari ed afferma la sua innocenza ed estraneità ai fatti. L’incarico ricoperto per la Midal non aveva risvolti operativi sostiene tenacemente Sandro Silenzi che attraverso il suo legale parla di “un grosso equivoco”. “La vicenda giudiziaria ha profondamente scosso Silenzi- afferma il legale Vittorio Perlini- un uomo di 73 anni, che dopo una lunga ed onorata carriera di commercialista si vede piombare addosso questa tempesta giudiziaria, è segnato e provato. Tuttavia Silenzi confida nel lavoro della magistratura.”

I fatti. Il consiglio di amministrazione di quest’ultima avrebbe dissimulato sin dal 2005 lo stato di gravissima difficoltà (e poi di dissesto). Distratte dall'attivo della società ingentissime somme di denaro quantificate in oltre dieci milioni di euro, in pregiudizio dei creditori. Pagamenti per oltre 4 milioni di euro, eseguiti dalla Midal a favore di società di diritto estero, a fronte di fatture per operazioni inesistenti per prestazioni di servizi (consulenze per l'apertura di nuove sedi commerciali) mai eseguite dalle società straniere; ripetute falsificazioni dei bilanci della società fallita, artatamente "gonfiati" con l'indicazione di voci attive insussistenti per oltre 40 milioni di euro; acquisto da parte della Midal di immobili a prezzi più che raddoppiati rispetto ai valori di mercato, drenando così ulteriori liquidità dalla società; acquisto, da parte della Midal di un complesso immobiliare in Latina Scalo per un prezzo di 10 milioni di euro di proprietà di una sua controllata (COAL) che, a sua volta, ha acquistato per pari importo azioni di una società (RIZ ONE s.r.l.) che, di lì a poco, sarebbe stata anch'essa dichiarata fallita con conseguente annullamento del valore delle azioni; cessione, in prossimità del dichiarato fallimento della Midal, di immobili della società e di rami d'azienda di controllate con immediato successivo versamento del ricavato su conti correnti personali. 

 

Scrivi commento

Commenti: 0